Join! The Nelken Line Project

Quando la spiaggia di Riccione diventò un teatro a cielo aperto

Riccione, 21 Aprile 2021

 

© Nat Nieves Iszakovits

 

 

Era una giornata di fine estate, la pioggia sembrava voler rubare il palcoscenico all’ultimo sole. Un insolito gruppo di persone procedeva in fila indiana, muovendosi con semplice grazia, ripetendo in sequenza qualche movimento con le braccia, quasi a voler salutare il cielo. C’era chi sorrideva incurante del tempo, chi, invece, era concentrato nella ripetizione attenta dei passi. Tutti, però, apparivano distaccati dalla propria realtà quotidiana per proiettarsi in una dimensione corale più grande, con lo sguardo proteso all’orizzonte a vedere i colori oltre le nuvole grigie, mentre i passanti curiosi immersi in questo sogno danzante in riva al mare scattavano fotografie da portare a casa nel ricordo di una camminata poetica di rara intensità e di una bella vacanza estiva.

 

© Nat Nieves Iszakovits

 

 

Era il 20 Settembre scorso quando Join! The Nelken Line Project, l’iniziativa della Pina Bausch Foundation, approdava a Riccione dopo aver fatto il giro del mondo. Oggi, a distanza di qualche mese, la spiaggia riccionese si conquista uno spazio negli archivi della prestigiosa Fondazione, grazie al video che racconta quella partecipata performance collettiva, ospitata dal 25° Riccione TTV Festival diretto da Simone Bruscia. Ideata nel 2017 dalla Pina Bausch Foundation ed esportata con successo in località di tutto il mondo – dall’Europa all’Australia, dal Giappone al Nord America – Join! The Nelken Line Project si rivolge a persone di qualsiasi età, non necessariamente esperte di danza: dopo una breve formazione, tutti i volontari sono chiamati a ricreare insieme dal vivo una delle coreografie più note di Pina Bausch, la “camminata” Primavera, estate, autunno, inverno, tratta dallo spettacolo del 1982 Nelken

 

© Nat Nieves Iszakovits

 

La performance riccionese, presentata da Riccione Teatro e dal Comune di Riccione in collaborazione con la Cooperativa Bagnini e inserita all’interno del progetto intitolato “Identità di spiaggia – Patrimonio culturale intangibile degli usi sociali della spiaggia di Riccione” ai fini della candidatura nel registro delle buone pratiche di Salvaguardia UNESCO, si è svolta sotto la guida di Marigia Maggipinto, ex danzatrice del Tanztheater Wuppertal e storica collaboratrice di Pina Bausch, coinvolta da Lorenzo Conti, curatore danza del Riccione TTV Festival. Dietro di lei, i partecipanti hanno danzato in fila indiana dal parco di Villa Mussolini fino alla spiaggia di piazzale Roma, sulle note di West End Blues di Louis Armstrong, diffuse anche dalla Publiphono, ricreando i movimenti con cui Pina Bausch rappresentava il succedersi delle stagioni e le età della vita. Giovani e anziani, studenti di danza e appassionati, esperti e curiosi, professionisti e dilettanti hanno potuto così immergersi in una delle coreografie più emblematiche della grande artista tedesca. Il video è ora disponibile sul sito web della Pina Bausch Foundation, insieme agli altri video già realizzati: canale Vimeo della fondazione.

 

""Se guardo al nostro lavoro, ho la sensazione di avere appena cominciato" ha detto Pina Bausch in una sua lectio magistralis, e credo che questo pensiero un po' possa racchiudere tutti noi e il nostro impegno verso la città e la comunità di Riccione - ha dichiarato il sindaco di Riccione, Renata Tosi -. Un lavoro che non si ferma mai e che quando ottiene riconoscimenti così importanti, internazionali e qualificati, viene ripagato nel migliore dei modi. Credo che questa sia la nostra grande ricchezza intellettuale, la capacità cioè di coniugare i vari mondi riccionesi, dal Teatro alla spiaggia, in un progetto omnicomprensivo come quello per la candidatura nel registro delle buone pratiche di Salvaguardia UNESCO".

 

 

© Nat Nieves Iszakovits

 

Dedicato al rapporto tra arti sceniche, immagine e video, il 25° Riccione TTV Festival ha coinvolto in progetti sperimentali e anticonvenzionali grandi protagonisti del teatro italiano (Elio Germano, Deflorian/Tagliarini, Fausto Paravidino, Isabella Ragonese, Lucia Calamaro) e tre stelle di prima grandezza della danza internazionale: oltre a Marigia Maggipinto, Alessandro Sciarroni (Leone d’oro alla Biennale di Venezia) e l’australiana Julie Shanahan (icona da oltre trent’anni del Tanztheater Wuppertal).

 

Marigia Maggipinto, danzatrice, ha esordito con la compagnia della Fondazione Niccolò Piccinni (J. De Min/Roberto Fascilla), poi ha preso parte a un tour internazionale con i Danzatori Scalzi di Roma (1985) e ha lavorato al film di Franco Zeffirelli Il giovane Toscanini (1988). Entrata nel Tanztheater Wuppertal Pina Bausch nel 1989, è restata nella compagnia tedesca fino al 1999, danzando in quattordici differenti coreografie. Negli Stati Uniti, ha collaborato alla creazione di un pezzo di teatro del Mutation Theater Project e ha insegnato all’American Dance Festival della Duke University (2003-2005). Con Emilia Romagna Teatro ha quindi partecipato alla creazione dello spettacolo di Pippo Delbono Dopo la battaglia, vincitore del premio Ubu come miglior spettacolo teatrale italiano del 2011. Conduce masterclass e workshop in Italia e in Europa. 


Il Riccione TTV Festival è un progetto a cura di Riccione Teatro, promosso da Comune di Riccione e ATER Fondazione, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Emilia-Romagna.

 

© Nat Nieves Iszakovits

Ride Riccione Week

La competizione sportiva dallo spirito Romagnolo

Riccione, 12 Dicembre 2020

 

 

Un evento che coniuga la passione per lo sport, il legame con la propria terra e l’amore per la condivisione: così potremmo descrivere Ride Riccione; questi sono i valori di cui si fa portatrice la Gran Fondo intitolata alla nostra città!

 

Ride Riccione Week esordisce nel 2019: è un evento internazionale nato dal sogno di due sportivi che vogliono omaggiare la Romagna e l’hanno fatto dando vita a una competizione che non è solo muscoli e resistenza fisica ma anche contemplazione, scoperta, convivialità.

 

 

Il pretesto di partecipare a una gara ciclistica diventa, per i meno allenati, l’occasione di vivere un’esperienza a 360 gradi e di vivere la Romagna da una prospettiva diversa. Proprio per questo gli organizzatori hanno messo a punto tre diversi percorsi: ogni partecipante può decidere a quale prendere parte secondo le proprie abilità sportive e la propria idea di gara.

 

 

C’è il percorso Ride, la Gran Fondo che da Riccione conduce fino a San Marino passando per il Cippo Carpegna, luogo sacro per gli appassionati di ciclismo poiché è stato il campo di allenamento prediletto del grande Marco Pantani.
Medio Ride, come suggerisce il nome, è un percorso altrettanto performante ma più breve, veloce e panoramico, che ripercorre anche il tracciato della crono Riccione-San Marino Giro d’Italia 2019.
Il percorso E-Ride, infine, è la scelta ideale per coloro che cercano l’emozione della sfida unita al comfort della pedalata assistita.

 

 

Intorno alla giornata della Gran Fondo si è poi sviluppato un ricco programma di eventi e iniziative che si svolgono durante l’arco della settimana e contribuiscono a trasmettere ai partecipanti le suggestioni che stanno alla base della nascita di RRW.  

Ogni anno c’è la possibilità di prendere parte al Giro con il Campione, un bike tour in compagnia di uno dei grandi nomi che hanno fatto la storia del ciclismo italiano. La kids area è dedicata ai bambini, che hanno l’occasione di cimentarsi nelle prime gare e scoprire fin dai primi anni di vita lo sport che tanto appassiona i loro genitori!


Non possono mancare bike tour enogastronomici, alla scoperta dei luoghi legati alla tradizione della cucina Romagnola e che si concludono con una degustazione dei nostri prodotti e la mitica gourmet del Sabato.

Questo e molto altro è Ride Riccione Week, un progetto fondato su pilastri tanto solidi da aver conquistato anche Francesco Moser!

 

Le iscrizioni a Ride Riccione Week 2021 sono già aperte! 
Acquista fin da ora la tua iscrizione oppure scegli il pacchetto hotel + iscrizione!

 

 

Intervista a Tafuzzy Records

L'etichetta discografica indipendente che organizza i Tafuzzy Days

Riccione, 4 agosto 2020

 

 

 

Tafuzzy Records dal 2003 è sia un’etichetta discografica indipendente con sede a Riccione sia un collettivo di artisti che ogni anno organizza al Castello degli Agolanti il festival di musica, arte e produzioni indipendenti Tafuzzy Days. Intervistiamo oggi Davide Rastelli, in arte Davide Brace, che parlerà a nome del collettivo Tafuzzy.

 

Ciao Davide, come è nata l'idea di organizzare il Tafuzzy Days?

 

Il primo nucleo è insieme ormai da quasi vent’anni. Ci siamo incontrati ai tempi delle superiori frequentando le stesse sale prove, negozi di dischi e concerti. L’idea di diventare un collettivo, creare un’etichetta discografica e organizzare un festival è nata un po’ per gioco e un po’ per emulazione degli artisti e delle scene musicali internazionali con cui eravamo fissati allora. La parola Tafuzzy non significa nulla e nasce da successive storpiature del nome Davide, il primo sito dell’etichetta fu realizzato come prova per un esame universitario di informatica, le prime uscite discografiche erano cdr masterizzati con copertine fotocopiate, tagliate e piegate a mano, la prima edizione del festival era in realtà una festa di compleanno. Credo che l’idea del prendersi sul serio il giusto e il continuare a fare le cose insieme per il piacere di fare le cose insieme siano alla base della nostra esperienza.

 

 

Quanti artisti avete ospitato in questi 18 anni? Ci sono nomi ai quali siete particolarmente legati? 

 

Non li avevo ancora mai contati. Mi metto a cercare le locandine su instagram…wow! Escludendo quelli della prossima edizione sono già stati ospitati centoventiquattro (124!) diversi artisti musicali ai quali andrebbero poi aggiunti quelli che invece hanno messo in mostra quadri, disegni, stampe, fanzine. Come fare a citarne solo alcuni? Si tratta perlopiù di artisti indipendenti e operanti nei circuiti underground. Molti di loro restano ancora sconosciuti ai più. Farò un frullato senza troppo senso pensando ai nomi che probabilmente volete che dica insieme a quelli che mi sento in questo momento di citare io. In questi diciotto anni di festival abbiamo avuto l’onore di ospitare tra gli altri I Camillas, Calcutta, Lo Stato Sociale, Miss Keta, Giovanni Truppi, Extraliscio, Pop x, Maria Antonietta, Colombre e poi X-Mary, Bob Corn, Stregoni, Ponzio Pilates, Fuzz Orchestra, Uochi Toki, Flavio Giurato, Ronin, Altro, His Clancyness, Any Other e tanti altri altrettanto meritevoli e bellissimi.

 

 

Come mai avete scelto il Castello degli Agolanti di Riccione come luogo del festival?

 

In realtà noi avevamo scelto la meridiana che si trova esattamente a valle della collina del Castello degli Agolanti. Quello era il luogo dove passavamo le serate a suonare e stare in compagnia da adolescenti. Le prime edizioni del festival si sono svolte lì. Il Comune ci aveva concesso in prestito il palco del Castello, noi lo andavamo a smontare, lo trasportavamo con un camioncino per poi rimontarlo a valle. Poi a qualcuno parecchio sveglio venne in mente: “ma perché invece di smontare e rimontare il palco ogni volta non fate il festival direttamente al Castello che è anche più bello?”. Quella fu una grande idea e per certi versi la svolta. Ora siamo affezionatissimi alla nostra location, di giorno si vede tutta la città e il mare dall’alto, la sera si è circondati dalle luci e i rimbombi delle discoteche. Il festival poi negli anni si è letteralmente modellato intorno agli spazi del Castello.

 

 

Come sarà il Tafuzzy Days di quest'anno?

 

Dato ciò che è successo quest’anno sarà un’edizione sentita, necessaria e speriamo speciale. Ci sarà qualche artista in meno per serata ma anche una serata in più. Il numero degli ingressi sarà necessariamente limitato ma per chi vuole abbiamo allestito un sistema per anticipare le offerte e prenotarsi un posto (tutte le istruzioni sono sul nostro sito www.tafuzzy.com). Suoneranno: In.Versione Clotinsky, Teo Wise, Sibode DJ, Soria, Valeria Sturba, X-Mary, Fadi, Zona MC, Setti. Chi e quando è indicato sulla locandina. La serata di sabato 22 sarà un esperimento che oltre alla partecipazione degli ospiti dal vivo prevede la proiezione in diretta di Luccichini Dappertutto, il mega concertone con tantissimi artisti amici sul palco che la 56a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro dedicherà alla memoria di Mirko Bertuccioli. Volevamo fortemente essere parte di tale evento. Chi conosce la nostra storia sa quanto sia importante per noi. Speriamo così di essere d’aiuto e aumentare il pubblico dell’evento dando una seconda possibilità a coloro che non trovassero più posti a Pesaro. All’interno del Castello, infine, verrà allestita un’esclusiva installazione multimediale intitolata La musica del futuro ideata da Tafuzzy e I Camillas che riunirà i contributi di decine di artisti.

 

Per concludere una domanda che vi avranno fatto tutti: cosa significa Tafuzzy?

 

Come ho già spiegato sopra, niente di che. Una cara amica, ai tempi dell’università, amava storpiare il mio nome, Davide, fino a deformarlo incredibilmente in Tafuzzy. Una sera capitò a cena con noi il bassista dei Cosmetic che il giorno dopo raccontò di aver conosciuto tale Tafuzzy a Trab, il cantante della band e mio grande amico. Quest’ultimo ci mise un pò a risalire a chi potesse essere Tafuzzy, ma poi il nomignolo lo divertì così tanto che ne fece il brand per il sito che doveva realizzare per l’esame di informatica all’università. Nasceva così la Tafuzzy Inc., agenzia romagnola che si occupava di organizzare eventi musicali e promuovere cibi e vini locali. Una presa in giro dentro una presa in giro che poi però si è realizzata veramente ed è diventata una bellissima storia. Per finire, vi pregherei di non scrivere Tafuzzi con la i finale come fa la stampa tutti gli anni ma con la y e, soprattutto, si pronuncia come si legge tafuzzy con la u. Non mi pace quando ci chiamano “tafazzi”. Che brutto modo di finire un’intervista. Venite e sostenete i Tafuzzy Days. Vi aspettiamo!

 

 

 

Ciak, si gira!

 Tutte le volte in cui Riccione si è trasformata in un set cinematografico

Riccione, 22 giugno 2020

 

 

“È subito amicizia per un gruppo di ragazzi alle prese con problemi di coppia e storie d'amore durante una vacanza sulle spiagge di Riccione.”

 

La città di Riccione sarà protagonista del nuovo film in uscita su Netflix “Sotto il sole di Riccione”, disponibile dal primo luglio sulla piattaforma streaming in 130 paesi. Il film nasce da un soggetto di Enrico Vanzina che firma la sceneggiatura assieme a Caterina Salvadori e Ciro Zecca, e vede alla regia il giovane duo YouNuts!, ossia Niccolò Celaia e Antonio Usbergo. Il film è coprodotto da Lucky Red e Netflix Italia, e la produzione esecutiva è di Enrico Vanzina; le musiche originali invece sono firmate da Tommaso Paradiso. 

La città tutta è diventata un set cinematografico e ha accolto per quattro settimane alcune tra le personalità più importanti del mondo del cinema, ma ha anche regalato un’emozione unica a riccionesi e turisti: la possibilità di partecipare al concerto di Tommaso Paradiso in piazzale Roma, una delle scene del film.

Eppure non è stata la prima volta in cui Riccione si è trasformata in un set cinematografico; quali altri film sono stati girati e ambientati nella Perla Verde? In attesa dell’uscita di “Sotto il sole di Riccione”, noi ve ne proponiamo cinque.

 

L’ombrellone 

1965, scritto da Dino Risi ed Ennio De Concini, diretto da Dino Risi. Con Enrico Maira Salerno e Sandra Milo. 

 

Estate violenta
1959, scritto da Valerio Zurlini, Suso Cecchi D'Amico, Giorgio Prosperi, diretto da Valerio Zurlini. Con Eleonora Rossi Drago e Jean-Louis Trintignant.

 

La ragazza con la valigia 

1961, scritto da Valerio Zurlini, Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Enrico Medioli e Giuseppe Patroni Griffi, diretto da Valerio Zurlini. Con Claudia Cardinale e Jacques Perrin.

 

Decadenza
1976, scritto e diretto da Antonio Maria Magro. Con Antonio Maria Magro.

 

Famosi in sette giorni

2018, scritto da Germano Tarricone e Marco Pecci, diretto da Gianluca Vannucci. Con Andrea Roncato, Max Giusti, Veronica Bitto, Dany Greggio.



 

 

Amicizie e amori che sbocciano cullati dalle onde del mare, storie di vita che si intrecciano sotto il sole di Riccione tra presente e passato, guardando al futuro: la città brulica di emozioni, di scorci e di musiche, ma soprattutto di storie da raccontare.

Fonti: Cineteca di Bologna, Wikipedia

 

 

 

Midsummer dream - sogno di mezza estate

Una Riccione inedita e autentica avvolta in una fiaba senza tempo in un video originale promosso dal Comune di Riccione

Riccione, 15 giugno 2020

 

 

Riccione svela il suo paesaggio come un teatro in cui la scena è il territorio e l'intera città è il palcoscenico per le nuove generazioni che qui scelgono di accettare sfide professionali, di scommettere su progetti temerari, di ambientare le proprie storie, di intraprendere i sogni più coraggiosi. È una Riccione tutta da scoprire e da attraversare, quella di "Midsummer dream", breve video promosso dal Comune di Riccione nell’ambito della campagna di comunicazione estate 2020 e realizzato da un team di giovani autori e artisti del territorio: un progetto nato da un vero e proprio lavoro collettivo frutto della sinergia tra assessorato Turismo Sport Cultura Eventi e Riccione Teatro, realtà culturale della città che è stata insignita del prestigioso Premio Ubu Speciale 2019. 

 

 

"Midsummer dream" è una storia d’amore onirica che accompagna lo spettatore verso un viaggio sorprendente, e che vede nel mare il punto d’arrivo. Un ritratto di città volto a scandagliare scorci di una Riccione segreta, lontana dai soliti itinerari, capace di sorprendere gli stessi abitanti e di attirare un turismo di qualità, un invito a una flânerie del cuore, un perdersi nella natura urbana, tra graffiti e opere d’arte custodite nei villini storici, inseguendo sempre l’orizzonte del mare. In questa estate avvolta dal caldo abbraccio del sole di Riccione, la sfida è quella di raccontare l’anima e la poesia di una città che dal viale Ceccarini non va verso la spiaggia, ma attraverso un intreccio di percorsi e sentieri raggiunge luoghi inaspettati, meno battuti e conosciuti, straordinariamente suggestivi.

 

 

Il video si ispira allo stile dei fashion film e vede protagonisti Stephanie Baker, event manager e travel reporter di "Donnavventura", e Simone Sabbioni, campione di nuoto riccionese: i due personaggi si rincorrono per la città, passando come per magia da un luogo all’altro, lei sfuggente e leggera nel suo abito prezioso è sempre un passo avanti a lui, si perdono tra le opere d’arte di Villa Franceschi e si ritrovano al Castello degli Agolanti, seguendo un itinerario che li porta in spazi aperti e luoghi speciali, una mappa del cuore di Riccione, dal nuovo sottopassaggio di viale Ceccarini al Parco Cicchetti, dal Parco degli Olivetani alla spiaggia, ma anche l’esterno dello Spazio Tondelli con il murale della ragazza che sogna realizzato da Alessandro Baronciani e il sottopassaggio con l’airone e i gabbiani di Eron che spiccano il volo nei pressi del cimitero vecchio. Il profumo di un amore abbagliante si lega all’atmosfera dei luoghi, all’incanto dell’estate a Riccione, e quando finalmente i due protagonisti riescono a congiungersi, è il mare ad avvolgerli. A dare l’avvio alla narrazione è l’immagine grafica dell’estate 2020 realizzata dallo Studio Luca Sarti. 

 

 

 

Il video è promosso dal Comune di Riccione in collaborazione con Riccione Teatro ed è stato realizzato da autori Under-30: Valentina Earnshaw ne firma concept e soggetto, Francesco Agostini regia e montaggio. Nel team anche Marco Bonci come operatore video, Nat Nieves Iszakovits come fotografa di scena, Mariadele Padovani e Claudia Morri come content creato per la campagna promozionale del video. L’abito indossato da Stephanie Baker è realizzato da Yvonne Baker Handmade.  Un ringraziamento speciale all’assessore Stefano Caldari per aver partecipato alla creazione del concept.

 

 

 

 

 

Ezio Bosso allo Spazio Tondelli

Le prove aperte del 27 e 28 dicembre 2019

Riccione, 18 maggio 2020

 

 

 

Sono arrivati in tarda mattinata, si sono messi in fila davanti alle porte chiuse dello Spazio Tondelli, nel freddo di dicembre, senza lamentarsi nemmeno una volta. Eccoli lì, i primi appassionati pronti a vedere dodici ore complessive di prove aperte della Europe Philharmonic Orchestra diretta dal Maestro Ezio Bosso, il 27 e il 28 dicembre 2019. Sono arrivati per primi e se ne sono andati per ultimi, hanno aspettato parlando di musica, di arte, di bellezza. Vengono da tutte le parti d’Italia, dalla Svizzera, dalla Germania, qualcuno persino dal Lussemburgo. Si incontrano per la prima volta quel giorno, eppure sembra che si conoscano da sempre.

 

 


A mezzogiorno la folla si fa più fitta, teste e cuori e voci in attesa di vedere l'orchestra - 51 strumenti, i leggii che germogliano nella platea - prendere vita sotto i loro occhi. E quando le porte si aprono lo Spazio Tondelli è tutto un brulicante di sogni e occhi sgranati di chi ha ha fatto l'impossibile per poter partecipare a un evento unico, una grande lezione di musica ma soprattutto umana.

 

 

Ezio Bosso ha diretto l’orchestra e il pubblico, durante le due giornate di prove aperte. Quando parlava all’orchestra toccava il cuore delle note, e quando si rivolgeva al pubblico raccontava il percorso artistico, formativo ed emotivo che aveva condotto i più grandi musicisti di sempre a scrivere l’una o l’altra composizione. Ezio Bosso non si è limitato a elencare aneddoti relativi alle opere di Mendelsshon, di Mozart o di Beethoven, ma ha scavato nell'intimità delle loro anime. Come per magia, con la bacchetta del direttore d’orchestra, ha annullato la distanza tra musicista e spettatore, tra appassionato e curioso: tutti, all’interno della sala, erano in grado di leggere la musica, di ascoltarla con il cuore, di suonarla pur senza avere alcuno strumento tra le dita.

 

 

 

Prove aperte al pubblico allo Spazio Tondelli, la Europe Philarmonic Orchestra diretta dal Maestro Ezio Bosso - 27 - 28 dicembre 2019


Credits:

Foto © Daniele Casalboni

 

 

 

 

Sport e spettacolo - Sotto il sole di Riccione 

Continuare a sognare un mondo di persone felici

Riccione, 24 aprile 2020

 

I ragazzi che sventolano nell’aria le bandiere colorate della loro nazione, il sorriso felice per la medaglia appena conquistata che cancella le fatiche e le rinunce di un anno intero. E poi il vento tra i capelli pedalando senza sosta per i colli dell’entroterra, una ballerina che danza sospesa nell'aria, l’acqua che abbraccia la tenacia di chi non vuole arrendersi, mai. Alla fine di un percorso difficile, fatto di sacrifici, c’è sempre la luce. All’inizio fioca, poi grande e avvolgente a tal punto che ricorderemo sempre e soltanto i momenti più belli, quelli della vittoria.

 

 

 

Il Festival del Sole di Riccione

La festa della ginnastica per tutti dà appuntamento al 2021

Riccione, 17 aprile 2020

 

Pensi al sole, ed è subito allegria, divertimento, voglia di esserci, di correre, cantare, saltare. Il Festival del Sole. Quest’anno il festival di ginnastica contava oltre 6 mila iscritti. Un record. Una folla di ginnasti e appassionati che colorano Riccione e ne invadono gli spazi, le arene, le piazze. E continueranno a farlo perché Riccione ha altre storie, formidabili, da raccontare per gli sportivi. Il Festival della ginnastica si prepara per il 2021 e annuncia la quindicesima edizione che si svolgerà dal 4 al 9 luglio del prossimo anno.

 

 

 

Non c’è limite di età e di livello tecnico. Non ci sono giudici, classifiche o punteggi. L’unico requisito è l’amore per la ginnastica. Il Festival del Sole è un’eccellenza e, al contempo, una felice anomalia nel panorama sportivo italiano. È una rassegna internazionale di nuova ginnastica costruita sul concetto del non agonismo, sulla gioia della partecipazione, in gruppo, senza barriere di età e di livello tecnico. La filosofia del Festival del Sole si basa sulla cultura sportiva di respiro europeo che intende la ginnastica accessibile a tutti a favore della socialità, della creatività, del dialogo e della partecipazione.

 

 

 

Dal 1989 Riccione ospita il Festival che negli anni è riuscito ad accreditarsi come la più grande rassegna internazionale di ginnastica nel bacino del Mediterraneo. L’ultima edizione ha contato oltre 5 mila atleti provenienti da tutto il mondo con la partecipazione di alcuni fra i migliori ginnasti di fama internazionale. Il Festival abbraccia le discipline del corpo libero, aerobica, acrogym, acrobatica, ginnastica ritmica e artistica, danza classica e moderna, hip hop e funky.

 

 

 

Il Festival negli anni ha portato il mondo a Riccione e Riccione nel mondo grazie alla promozione dell’evento e della città all’interno delle più importanti rassegne internazionali sportive. Per migliaia di ginnasti, per la maggior parte giovanissimi dai 15 ai 22 anni, il Festival è anche un’occasione per viaggiare, incontrare persone nuove, vivere lo sport senza stress e trascorrere una vacanza a Riccione.

 

 

Il Festival del Sole, Pagina Facebook,  Sito ufficiale Canale YouTube  

Storia...

L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.

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