Ristoranti stellati, piadinerie, chioschi e street food, dal locale in riva al mare all'agriturismo in collina, cucina della tradizione e nuove tendenze dell'enogastronomia. A Riccione si può trovare davvero la risposta ad ogni esigenza del palato.
Sulla tavola non mancherà mai la “piada”, un simbolo della cucina romagnola, da gustare ben calda insieme a prosciutto e salumi, oppure spalmandovi morbidi formaggi come lo squacquerone o sperimentando le innumerevoli nuove proposte che si affacciano ad ogni stagione. E poi i primi piatti, il pesce cucinato in tutti i modi e tutti squisiti, accompagnato da vini DOC e dall’olio extravergine d’oliva D.O.P. “Colline di Romagna”.
E non dimentichiamo le tante sagre e fiere di prodotti tipici in autunno e in primavera che si svolgono in collina: dai frutti dimenticati di Pennabilli alla festa del pane di Maiolo, dalla fiera del tartufo di Sant’Agata Feltria a quella del formaggio di fossa di Talamello e di Mondaino, dalla sagra dedicata alle castagne di Montefiore o al miele di Torriana o al Capodanno del vino di San Giovanni in Marignano, granaio dei Malatesta.
Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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