Dal 1970 la Giornata Mondiale dello Yoga coincide con il 21 giugno, un giorno non casuale, poiché corrisponde al solstizio d’estate cioè il passaggio alla seconda parte dell’anno. È un'occasione di condivisione per chi già pratica questa disciplina, mentre per i neofiti è la scoperta di questo interessante mondo.
La giornata dedicata allo Yoga coinvolge ad oggi 193 paesi al mondo ed è stata resa ufficiale da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2014. La manifestazione nel corso di questi anni ha riscontrato sempre molto successo.
A Riccione, lo Yoga Day si svolgerà in piazzale Ceccarini. Le lezioni saranno due e coincideranno con due momenti speciali della giornata, dopo l'alba e prima del tramonto, in compagnia di Renza Bellei, insegnante di Hatha Yoga. Le lezioni si terranno rispettando le distanze di sicurezza, sono aperte a tutti e gratuite, i posti sono liberi fino ad esaurimento (prima sessione dalle 6.30 alle 8.00; seconda sessione dalle 18.00 alle 19.00).
Dalle 6.30 alle 8.00 - Rinforziamo le difese immunitarie con una pratica di Hatha Yoga (per infondere al corpo forza e salute perfetta, rendere la mente chiara e calma , la volontà forte , il cuore pieno di amore);
Dalle 18.00 alle 19.00 - Insieme siamo più forti. Condividiamo energia, luce e amore attraverso una pratica di Hatha Flow (per purificare il corpo, i sensi, e la mente e renderci capaci di migliorare la qualità della nostra vita).
È consigliato un abbigliamento comodo di colore bianco e il proprio tappetino.
ALCUNI PRINCIPALI OBIETTIVI DELLO YOGA DAY:
Far conoscere a tutti gli effetti straordinari della pratica yoga sulla salute
Aiutare le persone a combattere lo stress della vita moderna
Valorizzare e stimolare la crescita, lo sviluppo e la diffusione dei valori di pace in tutto il mondo
Promuovere la non violenza e l’amicizia tra i popoli
Informazioni: IAT tel. 0541 426050; Renza Bellei e mail
A cura: Renza Bellei, insegnante di Hatha Yoga, con il patrocinio del comune di Riccione
Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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