Il prossimo evento del ciclo 2018 è fissato per il 9 maggio. Ospite della serata l'artista italiano Diodato.
... Diodato esordisce nel 2010 con il singolo “Ancora un brivido” e si fa notare subito al grande pubblico, tanto che Daniele Tortora produrrà il suo primo disco “E forse sono pazzo” già nell’aprile 2013: il video di “Ubriaco”, il primo brano del disco, viene selezionato da MTV New Generation. La rivisitazione di “Amore che vieni, amore che vai” di Fabrizio De Andrè viene invece scelta da Daniele Luchetti per la colonna sonora del suo nuovo film “Anni felici”. Nel 2014 Diodato arriva al Festival di Sanremo con il brano “Babilonia” nella categoria Nuove proposte e si classifica secondo, vincendo però il premio della critica. Anche la grande Mina lo nota e lo elogia su Vanity Fair. Poi è la volta di Fabio Fazio, che propone all’artista di reinterpretare alcuni capolavori della musica italiana nel suo programma “Che tempo che fa”. Dall’idea nasce “A Ritrovar Bellezza”, il suo disco tributo ai grandi autori e compositori della musica italiana. La sua carriera prosegue spedita e Daniele Silvestri lo sceglie per il featuring del brano estivo “Pochi Giorni” e nello stesso anno Diodato viene invitato come ospite speciale dell’Acrobati Summer Tour 2016. Negli anni si rivela essere uno dei più interessanti artisti della nuova scena cantautorale italiana, apprezzato dalla critica per la qualità dei suoi testi e dal pubblico per la profondità delle sue interpretazioni. Nel marzo 2016 firma un contratto con la Carosello Records, con cui pubblica nel 2017 l’album “Cosa Siamo Diventati”, preceduto dal singolo “Mi Si Scioglie La Bocca”. La consacrazione arriva poco dopo, con la partecipazione al Festival di Sanremo 2018: il suo “Adesso”, in coppia con Roy Paci, si classifica all’ottavo posto e continua ancora oggi ad essere trasmesso nelle radio di tutta Italia. ...
Appuntamento alle ore 21, presso Yellow Factory, in via Manfroni 1 a Riccione.
Informazioni: Yellow Factory cell. 340 1017452, e-mail
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A cura: Yellow Factory
Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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