15 luglio 2022

Cultura

Viale Gorizia

Storie Itineranti

Il 15 luglio a Villa Franceschi il progetto Storie itineranti sulla diffusione della cultura della parità di genere, con Doriana Ravaldini

Mentre il mondo fa progressi nella parità di genere e nell’emancipazione delle donne attraverso gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (tra cui la parità di accesso all’istruzione primaria per ragazzi e ragazze), donne e ragazze continuano a subire discriminazioni e violenze in ogni parte del mondo. La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma la condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace. La diffusione della cultura della parità di genere è un importante strumento di informazione e sensibilizzazione della collettività che contribuisce a prevenire la violenza contro le donne anche tramite una diversa progettazione della soluzione dei conflitti nei rapporti interpersonali. Garantire alle donne e alle ragazze parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso, così come la rappresentanza nei processi decisionali, politici ed economici, promuoverà economie sostenibili di cui potranno beneficiare le società e l’umanità intera.

 

Il progetto Storie Itineranti ha come finalità quella di portare e presentare storie di donne, autrici che raccontano attraverso l’arte, la musica, la letteratura, i percorsi tortuosi delle donne che, ancora nel 21° secolo, vivono discriminazioni e soprusi, violenze e umiliazioni, per un retaggio culturale da cui non riesce a liberarsi la società ancora troppo maschilista. Eppure, oggi come nel passato, le donne portano i pesi e costruiscono ponti di solidarietà, di umanità su cui si regge la civiltà. 

 

«Le donne portano sulla testa grossi sassi da costruzione, in lunghe file, una a una. Il macigno di cui sono costruiti molti paesi dell’Italia è stato portato sulla testa dalle donne». «E questa donna»,

osserva ancora Alvaro,

«pare una schiava da liberare».

(da Il nostro tempo e la speranza. Saggi di vita contemporanea, Bompiani, 1952, pp. 12-15 Corrado Alvaro).

 

Il progetto Storie Itineranti vuol essere un inno alle donne di tutti i tempi e di tutte le civiltà.  Storie itineranti è un richiamo ai luoghi della provincia di Rimini che ospiteranno cinque autrici con i loro racconti in cinque diverse località. Ogni evento sarà accompagnato da interventi  musicali e interventi nella conversazione da parte di Alessandro Fiocca, Marcello Kalowski e personalità appartenenti ai Centri anti-violenza presenti sul territorio.

 

A Riccione, le Storie itineranti arrivano venerdì 15 luglio, a Villa Franceschi alle ore 21:00, in compagnia dell’autrice Doriana Ravaldini e del suo libro Ho scoperto la dignità.

Doriana Ravaldini ha raccolto in questo libro storie ancora stagnanti e storie di liberazione, ma soprattutto ha ascoltato e collocato nel cuore il dolore, la rabbia e finalmente la presa di coscienza che non ci sono né vittime né carnefici, ma patologie che rendono la persona vittima o carnefice. Attraverso la sua scrittura racconta e costruisce un ponte di solidarietà e di umanità su cui si regge la civiltà, dialogando con Nunzia Pasturi, Alessandro Fiocca, Filippo Dionigi. Le letture sono a cura di Stefania Tamburini.


 

LE AUTRICI E LE DATE DELLE STORIE ITINERANTI

  • 16 giugno, Santarcangelo, Delilah Gutman, Alfabeto d’Amore (storie di partenze, radici e umanità)

  • 2 luglio, Portoverde, Ileana Speziale, Sedotta e sclerata (la forza di una donna contro un avversario subdolo, la sclerosi multipla…)

  • 8 luglio, Cattolica, Teresa Antonacci, Una storia imperfetta (un omicidio, due donne…)

  • 15 luglio, Riccione, Doriana Ravaldini, Ho scoperto la dignità (Ora che sono libera di esprimermi, che non temo più alcuna tua reazione e la paura non ha più il sopravvento, scrivo a nome di tutte quelle donne che ancora non sono riuscite a mettere le ali e volare su sentieri felici.)

  • 22 luglio, San Clemente, Natalia Lenzi, Ho deciso che devi morire (donne che muoiono. Storie di una società che preferisce allevare delle femmine invece che crescere delle Donne; una società dove i maschi, e non certo gli Uomini , credono nel possesso invece che nel rispetto…)

 

Direzione artistica: Prof.ssa Nunzia Pasturi e Maestro Filippo Dionigi.

Con il contributo delle Pari Opportunità della Provincia di Rimini, in collaborazione con i Centri Antiviolenza sul territorio e AISM Associazione Italiana Sclerosi Multipla. 

 

Scarica la locandina dell'evento

 

Con il patrocinio del Comune di Riccione.

Storia...

L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.

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