Mentre il mondo fa progressi nella parità di genere e nell’emancipazione delle donne attraverso gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (tra cui la parità di accesso all’istruzione primaria per ragazzi e ragazze), donne e ragazze continuano a subire discriminazioni e violenze in ogni parte del mondo. La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma la condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace. La diffusione della cultura della parità di genere è un importante strumento di informazione e sensibilizzazione della collettività che contribuisce a prevenire la violenza contro le donne anche tramite una diversa progettazione della soluzione dei conflitti nei rapporti interpersonali. Garantire alle donne e alle ragazze parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso, così come la rappresentanza nei processi decisionali, politici ed economici, promuoverà economie sostenibili di cui potranno beneficiare le società e l’umanità intera.
Il progetto Storie Itineranti ha come finalità quella di portare e presentare storie di donne, autrici che raccontano attraverso l’arte, la musica, la letteratura, i percorsi tortuosi delle donne che, ancora nel 21° secolo, vivono discriminazioni e soprusi, violenze e umiliazioni, per un retaggio culturale da cui non riesce a liberarsi la società ancora troppo maschilista. Eppure, oggi come nel passato, le donne portano i pesi e costruiscono ponti di solidarietà, di umanità su cui si regge la civiltà.
«Le donne portano sulla testa grossi sassi da costruzione, in lunghe file, una a una. Il macigno di cui sono costruiti molti paesi dell’Italia è stato portato sulla testa dalle donne». «E questa donna»,
osserva ancora Alvaro,
«pare una schiava da liberare».
(da Il nostro tempo e la speranza. Saggi di vita contemporanea, Bompiani, 1952, pp. 12-15 Corrado Alvaro).
Il progetto Storie Itineranti vuol essere un inno alle donne di tutti i tempi e di tutte le civiltà. Storie itineranti è un richiamo ai luoghi della provincia di Rimini che ospiteranno cinque autrici con i loro racconti in cinque diverse località. Ogni evento sarà accompagnato da interventi musicali e interventi nella conversazione da parte di Alessandro Fiocca, Marcello Kalowski e personalità appartenenti ai Centri anti-violenza presenti sul territorio.
A Riccione, le Storie itineranti arrivano venerdì 15 luglio, a Villa Franceschi alle ore 21:00, in compagnia dell’autrice Doriana Ravaldini e del suo libro Ho scoperto la dignità.
Doriana Ravaldini ha raccolto in questo libro storie ancora stagnanti e storie di liberazione, ma soprattutto ha ascoltato e collocato nel cuore il dolore, la rabbia e finalmente la presa di coscienza che non ci sono né vittime né carnefici, ma patologie che rendono la persona vittima o carnefice. Attraverso la sua scrittura racconta e costruisce un ponte di solidarietà e di umanità su cui si regge la civiltà, dialogando con Nunzia Pasturi, Alessandro Fiocca, Filippo Dionigi. Le letture sono a cura di Stefania Tamburini.
LE AUTRICI E LE DATE DELLE STORIE ITINERANTI
16 giugno, Santarcangelo, Delilah Gutman, Alfabeto d’Amore (storie di partenze, radici e umanità)
2 luglio, Portoverde, Ileana Speziale, Sedotta e sclerata (la forza di una donna contro un avversario subdolo, la sclerosi multipla…)
8 luglio, Cattolica, Teresa Antonacci, Una storia imperfetta (un omicidio, due donne…)
15 luglio, Riccione, Doriana Ravaldini, Ho scoperto la dignità (Ora che sono libera di esprimermi, che non temo più alcuna tua reazione e la paura non ha più il sopravvento, scrivo a nome di tutte quelle donne che ancora non sono riuscite a mettere le ali e volare su sentieri felici.)
22 luglio, San Clemente, Natalia Lenzi, Ho deciso che devi morire (donne che muoiono. Storie di una società che preferisce allevare delle femmine invece che crescere delle Donne; una società dove i maschi, e non certo gli Uomini , credono nel possesso invece che nel rispetto…)
Direzione artistica: Prof.ssa Nunzia Pasturi e Maestro Filippo Dionigi.
Con il contributo delle Pari Opportunità della Provincia di Rimini, in collaborazione con i Centri Antiviolenza sul territorio e AISM Associazione Italiana Sclerosi Multipla.
Scarica la locandina dell'evento
Con il patrocinio del Comune di Riccione.
Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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