La mostra di Villa Mussolini si compone di piastre e tavole in terracotta dipinta ad olio, raffiguranti mani su fondo verde (il verde delle foglie); legni incisi - rigorosamente di recupero, come tutti gli altri materiali usati dall’artista nel suo percorso creativo; sculture e gioielli compositi; un ciclo di laminati in alluminio smaltato e disegnati a graffio; grandi carte in cellulosa pura con visi di donne e coleotteri; una serie di steli, bastoni in legno culminanti con una testina di ceramica; disegni su foglia d’oro e altri supporti manipolati con l’uso e la mescolanza sapiente di tutte le tecniche espressive.
INAUGURAZIONE: venerdì 25 marzo alle ore 18
Biografia dell'autore:
Angelo Borgese nasce a Catania il 2 aprile 1966. Si diploma all'istituto d'Arte di Catania nel 1986 e nel 1990 si diploma in pittura all'Accademia di Belle Arti di Urbino.
Le principali caratteristiche del lavoro di Angelo Borgese vanno ricercate soprattutto nelle sue origini siciliane. Certi personaggi della sua Catania, il gusto dei fruttivendoli nell'esporre le loro arance, limoni, olive e pomodori in una tipica armonia di colori, i contadini che sapevano decorare con immagini della loro tradizione i carretti di legno, le selle degli asini od i portelli dei piccoli carri-trasporto. È da questo che nasce il suo grande slancio verso la decorazione, caratteristica essenziale di ogni suo lavoro.
La pittura di Angelo Borgese nasce dall'utilizzo di diversi materiali, ma il supporto primo è sempre la carta: di cellulosa pura, di riciclo, di fattura artigianale o da imballo, vecchie carte da pareti o dipinti cinesi scovati in qualche mercatino. Sono carte di tutti i tipi che si amalgamano e si trasformano con graffi, incisioni, strappi e colori ad olio, chine e matite, legni intagliati, vecchie sete, ceramiche o moduli prestampati. E la carta ed i moduli ripetuti di forme geometriche vanno a costruire le sue decorazioni...
Informazioni: tel. 0541 608321-238 (Ufficio Cultura)
A cura: Mariani Real Estate, Maestri Stampa e Comunicazione, Cubo con vista. In collaborazione con l'Istituzione Riccione per la Cultura
Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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