Dopo due mesi di magia, emozioni e divertimento, il “Riccione Christmas Sea”, palinsesto di eventi natalizi promosso dal Comune di Riccione, si prepara a salutare il pubblico con un evento speciale di chiusura in programma venerdì 24 gennaio.
Il gran finale, nello spazio del Lungomare Ice Park in piazzale Roma, prenderà il via alle 18 con una performance di danza dal titolo Urban Project. Lo spettacolo, ricco di energia, ritmo e creatività, è curato da un’accademia, vera e propria eccellenza del territorio, Urban Project Art Center e dalla coreografa e ballerina Alice Atzeni, in arte Aly-z.
I giovani atleti di un’altra grande eccellenza del nostro territorio – l’associazione sportiva Pattinaggio Riccione presieduta da Gigliola Mattei – interpreteranno Il mercante dei sogni nel grande “teatro” della pista di ghiaccio, esibendosi nelle specialità artistico e freestyle, in uno spettacolo che coniugherà eleganza e narrazione in un’atmosfera incantata.
Per l’occasione, dalle 18 alle 19, tutti gli appassionati di pattinaggio potranno vivere l’emozione di scivolare sulla pista di ghiaccio più grande e iconica d’Italia a metà prezzo, per concludere la stagione in modo indimenticabile: adulti 6 euro; bambini (sotto i 140 cm) 5 euro.
L’amministrazione comunale di Riccione celebra il successo di un progetto che, dal cuore dell’inverno, ha saputo scaldare l’anima della città e dei suoi ospiti. La suggestiva scenografia urbana del “Riccione Christmas Sea” ha fatto da cornice ai grandi eventi che hanno portato a Riccione nomi prestigiosi dello spettacolo e della musica, tra cui Luca Bizzarri, Federico Buffa, i Florida Inspirational Singers, Enrico Ruggeri, Francesca Michielin, oltre al party sotto le stelle della Discoteca Romantica con i dj che hanno fatto la storia della dance in riviera.
Il Lungomare Ice Park e le attrazioni del “Riccione Christmas Sea” resteranno aperte al pubblico fino a domenica 26 gennaio mentre la ruota panoramica continuerà a girare in piazzale Roma fino al mese di marzo.
Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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