La Festa dei Lavoratori si apre con il tradizionale picnic cittadino nel parco di Villa Lodi Fè, uno spazio suggestivo in stile inglese, caratterizzato da forme morbide e ondulate che si snodano tra alberi e boschetti, incorniciando un edificio dei primi del ’900 in stile eclettico, arricchito da contaminazioni art nouveau. Il picnic prenderà il via già dal mattino, a partire dalle 9, e sarà un inno alla convivialità e al piacere di stare insieme all’aria aperta, tra musica e intrattenimento per tutti. In una cornice così speciale, si potrà iniziare la giornata con una colazione a base di torte e biscotti, disponibili anche in versione vegana. Chi vorrà, potrà portare coperte e plaid per stendersi sul prato e gustare le tante specialità proposte dai food truck presenti, con un’offerta che spazia dai piatti di mare e di terra ai menù vegani, senza dimenticare piadine, cassoni e l’immancabile fava e pecorino, tradizionale piatto del Primo Maggio e simbolo di buon auspicio per l’arrivo della bella stagione. Il programma gastronomico accompagnerà l’intera giornata, proseguendo fino alla sera con cocktail e apericena.
La festa sarà resa ancora più vivace dalla musica: dj set e concerti dal vivo di gruppi locali animeranno il pomeriggio, che sarà impreziosito anche dall’esibizione di Veronica Severi con spettacolari performance di acrobatica aerea su tessuti. Per i più piccoli sarà organizzato un laboratorio per scoprire i segreti di questa affascinante disciplina.
Ampio e variegato anche il programma dedicato ai bambini, che potranno partecipare a laboratori per imparare a preparare la piadina, lasciarsi incantare dalle gigantesche bolle di sapone del simpatico Nonno Bolle e divertirsi con lo spettacolo di magia del Mago Ernesto.
L’intera giornata sarà scandita da iniziative pensate per tutte le età, offrendo a tutti l’occasione di rilassarsi, divertirsi e godere della natura, trascorrendo un Primo Maggio indimenticabile in compagnia di famiglia e amici.
Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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