Osteria Giacobazzi, lo spettacolo che stravolge completamente tutte le regole del teatro, andrà in scena al PalaRiccione il prossimo 2 aprile alle 21:00.
L’evento segna l’apertura del lungo ponte che celebra la Pasqua riccionese, dando il via a una stagione di grandi appuntamenti con una serata all'insegna dell'allegria e della comicità.
In Osteria Giacobazzi il palco si trasforma in una vera e propria osteria: tavoli imbanditi, vino e vettovaglie serviti durante lo spettacolo ad ospiti che, seduti sul palco, mangiano e bevono durante lo show. Un’esperienza teatrale immersiva e unica nel suo genere. Giuseppe Giacobazzi, a capo di una brigata straordinaria, garantisce oltre due ore di risate continue.
“Se il vostro concetto di teatro è polvere e balconate, vi sbagliate di grosso. Questa non è solo un”osteria, ma un’osteria con spettacolo incluso, è come se avessero incrociato Broadway con una vendemmia in Toscana”,
garantiscono gli organizzatori. Niente fantasmi dell’opera, costumi d’epoca, abiti da sera, smoking e cravatte.
“No signori e signore. Qui si parla di tavoli pieni zeppi di vino e formaggi, con Giacobazzi e Andrea Vasumi che servono non solo cibo, ma anche battute da far ribaltare i bicchieri e intrattengono il pubblico dalla “loro” Osteria, coadiuvati dalla musica dei cuochi musicisti, i Masa, dalle cameriere cantante Margherita e Marta, da Biccio, disturbatore seriale, da Alberto Caiazza e ospiti a sorpresa che potrebbero cambiare ogni sera. Il bello di quest’osteria è che non sai mai chi potrebbe passarti il sale. Se siete in vena di ridere a crepapelle, senza i formalismi del teatro e sentire un po’ di musica, Osteria Giacobazzi è il posto che fa per voi, e potreste anche ritrovarvi sul palco insieme a Giuseppe Giacobazzi”.
Osteria Giacobazzi è una produzione Ridens. I biglietti per lo spettacolo di Riccione, organizzato da Best Eventi in collaborazione con l’amministrazione comunale, sono in vendita traimtie il circuito TicketOne, sia online che nei punti vendita autorizzati.
Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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