Sotto il sole di Riccione l’estate si annuncia in musica, dal 9 all’11 giugno, con Nomadi sessanta la festa, il grande evento unico che ripercorre la storia del gruppo musicale emiliano fondato da Beppe Carletti e Augusto Daolio, per festeggiarne il sessantesimo compleanno nella città che portò loro fortuna, nel lontano 1963, quando il complesso veniva ingaggiato dal Frankfurt bar di Riccione per 77 magiche serate che segnarono il destino della band, aprendo la strada verso una splendida carriera costellata di brani musicali unici e scolpiti nella memoria e nel tempo, cantati ancora oggi da ogni generazione. Il progetto Nomadi sessanta la festa che Riccione dedica al gruppo emiliano si presenta come un continuum in musica, dipinti e parole, che spazia nelle diverse arti a raccontare la storia di una leggenda musicale nella sua completezza e intensità.
I festeggiamenti del compleanno più importante iniziano il 3 giugno a Novellara, patria della band, per poi scendere in Romagna attraverso una serie di incontri itineranti sull’asse della via Emilia. Le tre giornate di festa riccionesi raccontano la storia musicale dei Nomadi, nome scelto un po’ per caso, ma che rispecchia lo spirito di un gruppo che si sposta tra piccoli borghi e grandi città a toccare le corde dell’anima di tutta la gente, come un “vagabondo” che vola nel cielo della vita e che ritorna nei propri luoghi per ritrovare il calore delle persone e degli amici, le radici, non solo emiliane, ma anche romagnole. Accanto alla musica, un altro elemento fondamentale e caratteristico della band emiliana è rappresentato dalla mostra che raccoglie i dipinti e i disegni di Augusto Daolio - indimenticato componente del gruppo scomparso 31 anni fa - dal titolo Augusto Daolio. Uno sguardo libero e che inaugura venerdì 9 giugno a Villa Mussolini (ore 18:00). L’esposizione descrive Daolio attraverso un’importante quantità di materiali messi a disposizione dalla compagna Rosanna Fantuzzi e dall’Associazione Augusto per la Vita, parte dei quali tratti dai diari di viaggio del grande interprete novellarese e mai esposti pubblicamente, 29 opere originali dell’artista contestualizzate grazie a fotografie, schizzi, frasi, note e altri materiali recuperati da scritti personali, testi di canzoni e altre fonti, dai quali emergono le tante doti e personalità, cui si aggiunge un semplice diario originale del cantautore che ha ispirato l’intero lavoro. La mostra rappresenta uno studio approfondito della figura dell’uomo nella sua interezza, una sorta di nuovo diario contemporaneo che restituisce Daolio al pubblico, non solamente come musicista, ma anche come scrittore, artista, uomo della sua terra, amante dei viaggi e della natura, amico. Sullo sfondo, una colonna sonora accompagna il visitatore, riproducendo le dichiarazioni di Daolio, le cui parole si mescolano a frammenti sonori, celebri incipit musicali, loop di introduzioni estratte da repertori nazionali e internazionali, mentre un video prosegue per immagini il racconto dell’installazione che ripercorre la linea del tempo dei Nomadi. La mostra, a cura di Stefania Carretti, Lorenzo Immovilli ed Erika Profumieri dell’Associazione culturale Ics (Innovazione cultura società di Reggio Emilia), in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Riccione, sarà visitabile venerdì fino a mezzanotte e nelle giornate di sabato 10 e domenica 11 giugno dalle ore 10:00 alle 22:00 (ingresso libero).
NOMADI SESSANTA LA FESTA
NOMADI
SESSANTA
LA FESTA / IL CONCERTO
Sabato 10 giugno 2023
ore 21:00
Ingresso 10 euro / prevendita circuito Vivaticket
Riccione, piazzale Roma
NOMADI
SESSANTA
LA FESTA / LA MOSTRA
Augusto Daolio. Uno sguardo libero
Venerdì 9 giugno 2023
Dalle ore 18:00 alle 24:00
Sabato 10 e domenica 11 giugno 2023
dalle ore 10:00 alle 22:00
Ingresso libero
Riccione, Villa Mussolini viale Milano 31
NOMADI
SESSANTA
LA FESTA / IL RACCONTO
Una voglia di ballare che faceva luce. Il romanzo di noi Nomadi
con Beppe Carletti e Gianluca Morozzi
Venerdì 9 giugno 2023
ore 21:00
Ingresso libero
Riccione, parco di Villa Mussolini viale Milano 31
Informazioni: IAT tel. 0541 426050
Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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