30 aprile 2025 - 06 ottobre 2025

Cultura, Turismo

Viale Milano, 31

Mare Magnum mostra fotografica

Dal 19 aprile al 5 ottobre, la nuova mostra a Villa Mussolini

Il mare e la spiaggia, simboli di evasione e libertà, si trasformano in palcoscenico  per una straordinaria nuova e inedita mostra fotografica: MARE MAGNUM. Da Ferdinando Scianna a  Martin Parr. I fotografi Magnum e le spiagge, che sarà allestita dal 19 aprile al 5 ottobre 2025 negli spazi  espositivi di Villa Mussolini, a Riccione. 

 

Curata da Andréa Holzherr, organizzatrice di progetti espostivi internazionali e responsabile della  promozione dell’Archivio Magnum, la mostra presenta le opere di otto grandi fotografi dell’agenzia  Magnum Photos: Ferdinando Scianna, Bruno Barbey, Bruce Gilden, Harry Gruyaert, Trent Parke, Olivia  Arthur, Newsha Tavakolian e Martin Parr

 

Attraverso gli obiettivi di questi grandi maestri della fotografia internazionale, il pubblico potrà esplorare le  molteplici sfaccettature della vita in spiaggia: momenti di felicità e gioco si alternano a istanti di isolamento  e riflessione, dando vita a un racconto visivo che svela la condizione umana in uno scenario universale. 

 

Riccione, che ha già ospitato in questi ultimi anni le mostre di alcuni dei più grandi maestri della fotografia,  da Elliott Erwitt a Steve McCurry, da Robert Capa a André Kertesz e Henry Lartigue, diventa oggi il crocevia  ideale di queste visioni, il luogo in cui le spiagge di tutto il mondo, ritratte dai fotografi Magnum, trovano  una nuova e suggestiva dimensione. Qui, in questa mostra, i mari lontani dialogano con il mare Adriatico, le  immagini raccolte in angoli diversi del pianeta si intrecciano con la storia e l’identità di una città che da  sempre vive il rapporto con il mare come elemento essenziale della sua cultura. Con Mare Magnum,  Riccione si trasforma in un crocevia culturale, dove le fotografie dei più grandi maestri della Magnum  fissano per sempre le suggestioni, le contraddizioni e la bellezza delle spiagge di tutto il mondo. 

Non è un caso che la città abbia scelto di candidare la propria spiaggia a Patrimonio Immateriale  dell’UNESCO: la sua tradizione di accoglienza e condivisione rende questo il contesto ideale per un racconto  visivo che attraversa luoghi, epoche e sensibilità diverse, trovando qui una sintesi unica e significativa.  Riccione, la Perla Verde dell’Adriatico, è da sempre crocevia di sguardi e suggestioni, e proprio qui, in  questo luogo dove il mare ha una sua intimità profonda e accogliente – quel Mare Adriatico che Predrag  Matvejević ha definito il mare dell’intimità – prende vita Mare Magnum, una mostra che trova in questo  contesto il suo respiro più autentico. Perché se ogni spiaggia racconta una storia, è a Riccione che queste  storie si incontrano, si fondono e si rivelano in tutta la loro potenza espressiva. 

 

La genesi di questa esposizione nasce da un dialogo creativo tra il Comune di Riccione, Civita Mostre e  Musei, Magnum Photos e Rjma Progetti Culturali, un incontro di visioni che ha permesso di portare a  Riccione un progetto espositivo unico e ambizioso. Mare Magnum si inserisce perfettamente nel tessuto di  questa città, che da sempre intreccia il suo legame con il mare e la sua capacità di accogliere storie  provenienti da ogni angolo del mondo. La fotografia, in questo contesto, diventa uno strumento privilegiato  per esplorare le molteplici sfumature della vita in spiaggia, attraverso un racconto visivo che non conosce  confini. 

 

Il mare non è solo un orizzonte geografico, ma una dimensione che appartiene all’anima. Come scrive  l’autore romagnolo Fabio Fiori, «la spiaggia è un diario di sabbia su cui ogni onda scrive e cancella storie»,  un luogo di continua trasformazione dove ogni passaggio lascia traccia e, al contempo, si rinnova, come la  risacca che modella incessantemente la riva. È proprio questo respiro, fatto di attimi fugaci e gesti che la  fotografia riesce a rendere eterni, a nutrire l’esposizione. Le immagini raccolte dai grandi maestri della  Magnum creano un legame profondo con l’immaginario di Riccione, facendo di questa mostra una  riflessione universale sulla condizione umana, raccontata attraverso il paesaggio marino e la sua ineluttabile  capacità di trasformare ogni incontro in una storia unica e irripetibile. 

 

La mostra prende vita in un luogo emblematico, Villa Mussolini, un punto di osservazione privilegiato sul  mare, che, con la sua posizione, permette di godere della vista su quello che è considerato uno dei più bei  terrazzi sull’Adriatico, creando una perfetta sintonia con l’anima della mostra e il legame che la città ha da  sempre con il mare. 

 

La spiaggia è da tempo un soggetto interessante nella fotografia, in quanto palcoscenico perfetto per la  grande “commedia umana”, che si riflette nel mare, eterno e impassibile. Sotto un vasto cielo indifferente, le  persone vanno e vengono come attori di uno spettacolo senza fine. 

Quello che i fotografi trovano sulla spiaggia è il genere di spontaneità, libertà ed emozioni intense che  raramente si possono trovare altrove. La spiaggia spoglia le persone, sia fisicamente che psicologicamente,  dei normali strati di vita quotidiana. Quando ci si toglie i vestiti, ci si libera anche di alcune inibizioni sociali.

La mostra prende le mosse dalle foto del grande Ferdinando Scianna e in particolare da un suo omaggio alla città di Riccione, con una selezione di scatti realizzati nel 1989 proprio nella città. Prosegue quindi con le  sue altre foto scattate nei siti più diversi. Le fotografie di spiaggia di Ferdinando Scianna, caratterizzate dalla  sua capacità di catturare, in pari misura, momenti di tranquilla contemplazione e intensità drammatica,  offrono un ritratto sfumato e profondamente umano della vita balneare.  

Famoso per il suo approccio documentaristico, le immagini della spiaggia di Scianna sono infuse di una  ricca profondità emotiva e di un senso di atemporalità, in cui l’interazione tra persone, paesaggio e luce ci  rivela qualcosa di fondamentale sulla condizione umana. 

 

La rassegna espositiva prosegue con altri grandi fotografi come Bruno Barbey. In Cina, dove la spiaggia è  diventata un luogo di turismo di massa e di sviluppo urbano, le sue immagini ci trasmettono una tensione  sotterranea tra il paesaggio in rapida evoluzione e la natura elementare e senza tempo del mare. Le  strutture create dall’uomo, come alberghi, ombrelloni o passerelle, spesso si perdono sullo sfondo,  lasciando che siano i bagnanti a dominare la composizione. Questa contiguità tra la presenza umana e la  vastità della natura crea uno stato d’animo contemplativo, quasi a suggerire che, nonostante la rapida  modernizzazione che ci circonda, il mare rimane pur sempre una forza costante ed eterna. 

 

Con Bruce Gilden ci troviamo nella spiaggia di Coney Island. I suoi scatti offrono uno sguardo sincero e  senza filtri sull’eccentrico teatro della cultura balneare newyorchese. Noto per una fotografia di strada  audace e provocatoria, Gilden porta la stessa energia sul lungomare e sulla spiaggia, fotografando bagnanti,  personaggi stravaganti e figure pittoresche cariche di personalità. I suoi caratteristici scatti a distanza  ravvicinata e il costante uso del flash trasformano la spiaggia in un’arena di espressioni esagerate, pelli  raggrinzite dal sole e corpi distesi e provocatoriamente rilassati. 

 

Le fotografie di Harry Gruyaert nelle spiagge del Nord catturano un mondo di bellezza sommessa, dove  l’interazione tra luce, colore e atmosfera trasforma paesaggi familiari in qualcosa di quasi etereo.  Diversamente dalle spiagge soleggiate e vivaci del Mediterraneo, le sue immagini delle coste del Mare del  Nord (Belgio, Francia o Paesi Bassi), sono caratterizzate da vaste distese battute dal vento, cieli pesanti e una  luce meritevole che oscilla tra tenui pastelli e profondi blu malinconici. 

 

La mostra ci conduce poi nel mondo di uno dei fotografi che hanno dedicato più attenzione alla fotografia  di spiaggia. Le foto di Martin Parr in Gran Bretagna offrono un’esplorazione vivida e talvolta umoristica  della cultura balneare britannica, catturandone attimi di debolezza, goffaggine e assurdità che definiscono il  rapporto di questo paese con le sue località costiere. Noto per il suo occhio attento agli aspetti sociali e per  l’uso di colori saturi, Parr trasforma la spiaggia in un palcoscenico dove si esagerano e allo stesso tempo si  celebrano le idiosincrasie della vita quotidiana. 

 

Nelle fotografie di Trent Parke il paesaggio è protagonista tanto quanto le persone che lo abitano. Spesso  le sue spiagge sono rappresentate non come luoghi idilliaci e tranquilli, ma come ambienti puri e dinamici,  ricchi di energia naturale e della complessa interazione umana. Le immagini di Parke, attratto dal gioco di  luci, ombre e forma umana, sono spesso caratterizzate da forti contrasti, ad esempio da figure scure che si stagliano contro la lucentezza di un cielo assolato, sagome drammatiche sullo sfondo di un orizzonte  mutevole e tempestoso. Questo estremo uso della luce nella sua fotografia, dove la tensione tra luce e buio  rispecchia le correnti emotive della vita in spiaggia, le dona una qualità quasi cinematografica. 

 

La mostra presenta quindi due giovani fotografe, particolarmente interessanti. Olivia Arthur ha realizzato in India, e a Mumbai in particolare, opere fotografiche di grande impatto e profondamente umane. Il suo  lavoro esplora spesso i temi dell’identità, di genere e dell’incontro tra tradizione e modernità. Arthur esplora  l’idea di vite nascoste e di istanti non visti, nella cui narrazione svolgono un ruolo significativo le spiagge di  Mumbai. L’artista fotografa coppie in cerca di intimità all’aperto, individui persi nei loro pensieri sullo sfondo  di un orizzonte infinito e gruppi di persone intente a silenziosi rituali quotidiani. Attraverso il suo obiettivo,  le spiagge diventano luoghi di transizione, dove convergono emozioni personali e realtà urbane. 

 

E infine le scene scattate da Newsha Tavakolian nelle spiagge del Mar Caspio offrono una toccante  esplorazione dell’identità personale e collettiva, sullo sfondo del complesso paesaggio sociale e politico  dell’ Iran. Nota per il suo approccio intimo e umanistico alla fotografia, l’opera di Tavakolian sulla costa del  Mar Caspio, riflette le tensioni tra modernità e tradizione, libertà e costrizione, vita pubblica e privata in un  paese in bilico tra forze culturali conflittuali. 

 

Nel corso della storia, i fotografi di Magnum hanno catturato la spiaggia in modi sorprendentemente  diversi, riflettendo sia i momenti culturali che le esperienze umane senza tempo. Che sia a colori o in bianco  e nero, che ritragga gioia, solitudine o la sublime potenza della natura, la fotografia di spiaggia continua a  essere un tema ricco ed evocativo, invitando gli spettatori a vedere la riva non solo come una destinazione,  ma come una tela per l'espressione visiva. 

 

La mostra è promossa dal Comune di Riccione, con il patrocinio della Regione Emilia - Romagna e  organizzata da Civita Mostre e Musei in collaborazione con Magnum Photos e Rjma Progetti Culturali. 

 

Per arricchire l’esperienza del pubblico, sarà disponibile un’audioguida in italiano e in inglese, inclusa nel  biglietto di ingresso. Una prestigiosa pubblicazione a cura di Silvana Editoriale accompagna la mostra.

 

 

MARE MAGNUM 

Da Ferdinando Scianna a Martin Parr 

I fotografi Magnum e le spiagge.

Villa Mussolini, Viale Milano 31

19 aprile 2025 – 5 ottobre 2025 

 

Orari  

Dal 19 aprile al 22 giugno 2025 

Dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 20 

Dal 24 giugno al 7 settembre 2025  

Tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 23 

Dal 9 settembre al 5 ottobre 2025 

Dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 Sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 20 

 

Chiuso tutti i lunedì non festivi 

La biglietteria chiude 30 minuti prima

 

Orari festività 

21 aprile dalle 10 alle 20 

25 aprile dalle 10 alle 20 

1° maggio dalle 10 alle 20 

2 giugno dalle 10 alle 20 

15 agosto dalle 10 alle 20 

 

Tariffe biglietti (audioguida inclusa)

Promo Open € 10,00 fino a domenica 27 aprile 

Open € 13,00 da lunedì 28 aprile 

Intero € 12,00 

Ridotto € 10,00 per gruppi di almeno 12 persone, titolari di convenzioni appositamente attivate e giornalisti  non accreditati, tesserati FAI, tesserati FIAF, partecipanti evento Wanderlust Officina Creativa dal 25 al 27 aprile, acquisto tramite Ufficio IAT di Riccione (online cliccando qui o all'ufficio in Piazzale Ceccarini, 11)

Ridotto Speciale € 5,00 per scuole e minori di 24 anni 

Gratuito Per minori di 6 anni, docenti accompagnatori, disabili e accompagnatori, giornalisti accreditati e  guide turistiche con patentino 

Diritto di prenotazione: €1,00 a persona 

 

Informazioni e prenotazioni 

www.civita.art 

serviziculturali@civita.art

Storia...

L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.

Seguici sui nostri canali


Iscriviti alla newsletter
(
La newsletter comunica gli eventi e le iniziative del Comune di Riccione e viene spedita nel rispetto dell'art. 13 del Regolamento Europeo n. 679/2016 sulla tutela dei dati personali. L'indirizzo  dichiarato sarà trattato esclusivamente per questo scopo e non sarà ceduto né segnalato ad altri soggetti.)

Avvisi pubblici

Contattaci

Copyright © 2025 Comune di Riccione - Viale Vittorio Emanuele II, 2, Riccione (RN) - Italia
Sito web creato con ericsoft