Sabato 23 marzo dalle ore 20:30 piazzale Roma e la spiaggia libera antistante saranno il grande palcoscenico e le quinte su cui andrà in scena il rito che segna l'arrivo della primavera.
Il fuoco della Fugaracia si trasformerà in ideale fiamma olimpica che accende la primavera del Giro d'Italia, in programma a Riccione il 19 maggio.
I fuochi di San Giuseppe coincidono con i sessanta giorni dalla Tappa di Riccione e segnano l'inizio di una serie di appuntamenti, tutti vocati allo sport, che si incontrano e fondono con gli altri territori, quelli delle arti e della cultura.
Durante lo spettacolo della Fugaracia la dedica e il richiamo allo sport sarà forte e presente grazie ad un gioco di luci e installazioni con la regia di Antonio Rinaldi e le musiche di Giaga - Robot.
Il progetto grafico è frutto dell'elaborazione del team creativo messo in campo dall'assessorato al turismo per raccontare quest'anno speciale, una squadra di giovani professionisti coordinati dal responsabile degli eventi Simone Bruscia.
Un segno grafico e un'unica identità visiva contaminerà la città in questi mesi d'attesa, un'attesa fatta di eventi e di sorprese, fino alla data del Giro. Questa contaminazione non poteva che avere come data di inizio la Fugaracia che apre le porte della primavera segnando anche l'avvio del count down.
In occasione di questa accensione farà breccia la prima comparsa del segno grafico, lo stilema di una fiamma, simbolo di Light my fire, che brucia dentro ogni atleta e ogni sportivo. Sarà da questo primo segno che prenderà via via corpo il logo di Città di Tappa.
A partire dalle 20:30 la spiaggia di piazzale Roma comincerà a risplendere di piccole luci in attesa del fuoco che prenderà vita con un momento magico e suggestivo.
Ad accompagnare il rituale di benvenuto alla primavera, la ciambella e il vino offerti dalla Cooperativa Bagnini di Riccione.
Informazioni: IAT tel. 0541 426050
Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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