Quattro appuntamenti, a partire dal 22 gennaio, che hanno l’intento di accendere i riflettori sull’importanza del patrimonio storico, presentando alcuni rilevanti progetti di ricerca che vedono l’Italia come capofila nello studio, conservazione e valorizzazione di un tesoro ricchissimo ma troppo spesso dimenticato.
PROGRAMMA:
"L'Idra del cambiamento. I diversi volti della distruzione del patrimonio culturale dell'Eurasia" - Prof. Massimo Vidale (Università di Padova):
Durante la serata si farà luce sulle motivazioni che spingono lo Stato Islamico alle "spettacolari" distruzioni del patrimonio archeologico ponendo l’accento sui progetti di recupero promossi dalle missioni italiane.
"Yemen: nel paese della regina di Saba. Culture svelate e monumenti perduti” - Prof. Romolo Loreto (Università "L’Orientale" di Napoli)
Una serata dedicata al ricchissimo patrimonio artistico yemenita – su cui hanno lavorato per anni gli archeologi italiani – oggi minacciato da un conflitto che non ha risparmiato nemmeno San’a, città fortificata patrimonio dell’Unesco, la cui bellezza fu difesa e narrata anche da Pasolini nel 1970.
"Futuro senza passato. Stato Islamico e distruzione del patrimonio culturale in Siria e Iraq” - Prof. Paolo Brusasco (Università di Genova)
Il Prof. Brusasco illustrerà lo scempio compiuto nell’area medio orientale negli ultimi anni partendo dai dati raccolti nella sua rubrica mensile sulla rivista Archeologia Viva.
“L'uomo è fatto in gran parte della sua memoria” - Prof. Valerio Massimo Manfredi (archeologo e scrittore)
Una conversazione attraverso cui il Prof. Manfredi intende porre l’accento sull’importanza del passato per la crescita delle generazioni future.
Valerio Massimo Manfredi è autore di bestsellers, soprattutto romanzi storici, tradotti in tutto il mondo, ha partecipato a numerosissime campagne di scavo, è conduttore televisivo e sceneggiatore (BIOGRAFIA).
In occasione delle serate al Centro della Pesa sono previsti laboratori di archeologia per bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni (i laboratori sono gratuiti ma è necessaria l’iscrizione)
Informazioni e iscrizione ai laboratori: tel. 0541 600113 (Istituzione Riccione per la Cultura - Servizio Musei e Archivi Storici)
A cura: Istituzione Riccione per la Cultura
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Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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