In un grande giardino pieno di alberi e fiori, un vecchio sta infornando il pane. Si chiama André. È sporco di farina e sorride. Un bambino lo guarda. Il suo nome è Nicolas. Sono vicini di casa, André e Nicolas, una vecchia casa di pietra con il tetto spiovente per la neve. André è il migliore amico di Nicolas. Da grande vorrebbe essere esattamente come lui, vecchio e sorridente. André vive con Dorine. Si amano e vivono insieme da una vita. A casa di Nicolas invece sembra che la felicità sia volata via e il giardino di André è il suo rifugio, ci passerebbe un sacco di tempo perché il pane, burro e marmellata che prepara André è buonissimo, perché l’orto di André nasconde meraviglie, perché in quel giardino il silenzio è pieno di vento e porta i ricordi di una lunga storia d’amore, perché anche se Dorine è molto malata in quel giardino regna la pace, e André è un mago che conosce mille trucchi per far tornare il sorriso.
La storia di André e Dorine è ispirata alla vita di due personaggi reali, André Gorz e sua moglie Dorine Kahn.
Scrittore, giornalista, braccio destro di Jean-Paul Sartre e padre del movimento ecologista, André è stato uno dei massimi esponenti della cultura parigina. Quando sua moglie Dorine si ammalò di una grave malattia degenerativa, i due si trasferirono in una casa di campagna dove trascorsero insieme gli ultimi decenni della loro vita.
Nel giardino di questa casa André scrisse Lettera a D., un piccolo libro che è una delle più belle lettere d’amore di tutti i tempi.
Di Francesco Niccolini, con Luigi D’Elia
disegno luci di Paolo Mongelli
regia di Roberto Aldorasi e Francesco Niccolin
Teatro d’attore e figura. Età consigliata: dai 6 anni.
Spettacolo vincitore del Festival Festebà 2015.
Prossima data della rassegna: 11 dicembre Minipin, voci e suoni dal bosco incantato
Biglietteria c/o Spazio Tondelli: giovedì (15-19), sabato (10-13), domenica (dalle 15.30).
Prevendita Liveticket: online su Liveticket.it e nelle rivendite autorizzate.
Informazioni: tel. 320 0168171 (lunedì-venerdì, 10-13).
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A cura: Riccione Teatro e Alex Gabellini, Istituzione Riccione per la Cultura
Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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