15 novembre 2024 - 16 novembre 2024

dalle ore 21

€ 20

Cultura

Piazzale Ceccarini, 11

La bella stagione 2024/25 – Dioggene

Il 15 novembre alle ore 21, Stefano Fresi alla sala Granturismo

Dioggene è uno spettacolo che passa dal Medioevo all’attualità per indagare l’animo umano di ieri e di oggi. Diviso in tre quadri, ruota intorno a un unico personaggio, un attore famoso, Nemesio Rea (Stefano Fresi).
Prima è in scena e interpreta un testo in volgare duecentesco, la storia di un contadino toscano che ha partecipato alla tremendissima battaglia di Montaperti. Poi lo ritroviamo in camerino, mentre si prepara per lo spettacolo, turbato dalla rottura violenta con la moglie. Ma è nel terzo quadro che finalmente lo vediamo vivere felice in un bidone dell’immondizia: ha lasciato tutto per essere libero di parlare del vero senso della vita, come il filosofo greco Diogene.

Tre lingue italiane diverse per ognuno dei tre monologhi (volgare toscano, lingua corrente, romanesco), tre atmosfere, tre toni, tre stili.

 

“Epica e commedia, sberleffi e crudeltà. In ognuno dei tre quadri, apparentemente così diversi tra loro, ci sono gli stessi temi che ruotano: la violenza dei maschi, l’umana stupidità, la guerra, il bisogno di bellezza e di amore”

(Giacomo Battiato).

 

Lo spettacolo è scritto e diretto da Giacomo Battiato.

Produzione: Teatro Stabile d’Abruzzo, Stefano Francioni Produzioni e Argot Produzioni.

 

BIGLIETTI

I biglietti sono disponibili su Liveticket.it e nei punti vendita Liveticket (€ 20).

Dal 22 ottobre sarà attiva anche la biglietteria del Palazzo del Turismo (martedì e giovedì, ore 14-18). Il giorno di spettacolo il botteghino apre due ore prima dell'inizio.

La bella stagione aderisce alla Carta del merito e alla Carta del docente: è possibile utilizzare i buoni per acquistare i biglietti esclusivamente su Liveticket.it.
Si raccomanda la puntualità. A spettacolo iniziato non è consentito l’accesso in sala, né è previsto il rimborso del biglietto d’ingresso in caso di ritardo.

 

Sito web Riccione Teatro

Storia...

L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.

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