Tornano in scena gli interpreti di Finché giudice non ci separi. Dopo il grande successo riscosso nelle ultime due stagioni, Toni Fornari, Luca Angeletti, Simone Montedoro e Laura Ruocco portano a teatro un’altra pièce del collaudato gruppo del Teatro Golden, La casa di famiglia. I protagonisti di questa commedia, diventata anche un film, sono quattro fratelli caratterialmente molto diversi, Giacinto, Oreste, Alex e Fanny. Una cosa li accomuna: la casa dove hanno trascorso l’infanzia. Da allora, di tempo ne è passato parecchio. Tutti e quattro si sono costruiti la loro vita e, da quando il padre è entrato in coma, la casa è rimasta vuota. Un giorno però Alex convoca i fratelli per un annuncio importante: ha ricevuto un’offerta milionaria per la casa e, visto che ha bisogno urgente di denaro, vorrebbe accettare. Gli altri non la pensano allo stesso modo e la decisione verrà messa ai voti. In quest’atmosfera di incredulità e discussioni – tra colpi di scena, battute e momenti emozionanti – riaffiorano ricordi, rancori, incomprensioni, episodi mai raccontati. Uno specchio, divertente e pieno di sfaccettature, dei complicati rapporti familiari.
(La casa di famiglia, pagina web La bella stagione 18/19)
LA CASA DI FAMIGLIA
di Augusto Fornari, Toni Fornari, Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli
con Luca Angeletti, Toni Fornari, Simone Montedoro, Laura Ruocco
regia: Augusto Fornari
Una produzione Andrea Maia Teatro Golden e Vincenzo Sinopoli.
Ingresso: 20 euro. Spettacolo in abbonamento.
Informazioni: Spazio Tondelli cell. 320 0168171 (lunedì-venerdì, ore 10-13).
BIGLIETTI
Prezzi abbonamenti e biglietti alla pagina dedicata del sito web La bella Stagione.
Prevendita online sul sito web Liveticket.it e nelle rivendite autorizzate Liveticket (si applicano i diritti di prevendita).
Pagina Facebook Spazio Tondelli
A cura: Riccione Teatro, promosso da Comune di Riccione e ATER - Associazione Teatrale Emilia Romagna
Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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