Il terzo appuntamento di domenica 3 dicembre sarà con Demetrio Paparoni, critico e teorico d'arte, saggista e curatore di mostre. Ha fondato nel 1993 la rivista d’arte contemporanea Tema Celeste, una delle riviste più importanti per quanto concerne l’arte contemporanea. Nel suo intervento La figura di Cristo nell’arte: da Grünewald a Klein, da Rosso Fiorentino a Warhol spiegherà in che modo “gli artisti di ieri e di oggi abbiano dato immagine al rapporto con il trascendente e all’immagine di Cristo, interpretandone la figura con l’obiettivo di rendere visibile l’invisibile”. E anche di come “gli artisti di oggi hanno ridisegnato sul piano iconografico, e inevitabilmente teologico, la figura di Cristo alla luce dei mutamenti storici e dello sviluppo di nuovi linguaggi”. I dipinti del passato saranno analizzati in relazione alle visioni che ci vengono dall’arte moderna e contemporanea, con accostamenti inediti e suggestivi, come ad esempio, le opere realizzate attraverso l’impronta del corpo umano che sono messe in relazione alla Sindone di Torino. Un viaggio attraverso la storia dell’arte, da Matthias Grünewald a Yves Klein, da Hans Holbein a Marlene Dumas, da Rosso Fiorentino ad Andy Warhol e Robert Rauschenberg, da El Greco a Nicola Samorì.
Domenica 3 dicembre, Palazzo del Turismo, ore 16.30
DEMETRIO PAPARONI - LA FIGURA DI CRISTO NELL'ARTE
da Grünewald a Yves Klein, da Rosso Fiorentino a Andy Warhol
Informazioni: Galleria d'arte moderna e contemporanea Villa Franceschi tel. 0541 693534, IAT Informazioni e Accoglienza Turistica tel. 0541 426050, e-mail servizio Cultura
Sito web Riccione per la Cultura
A cura: Galleria d'arte moderna e contemporanea Villa Franceschi e Assessorato al Turismo, Cultura, Sport, Eventi. Con il patrocinio di MIBACT - Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, IBC - Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia Romagna, FAI, Delegazione di Rimini.
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Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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