Torna l’appuntamento con le passeggiate alla scoperta della città e dei suoi angoli più suggestivi, dai giardini storici alle architetture nascoste, dal patrimonio culturale alle varietà vegetali tipiche del territorio, con momenti di spettacolo e intrattenimento.
Dal 24 ottobre comincia la terza edizione de “I giardini raccontano: Riccione, la Perla verde”, il progetto promosso dal Comune di Riccione in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e le realtà locali. L’iniziativa, ideata da Città Teatro, si propone di valorizzare il patrimonio naturale e culturale della città attraverso due passeggiate lente, pensate per i cittadini, i turisti e le scolaresche.
Le passeggiate patrimoniali, a partecipazione gratuita, sono accompagnate da artisti, archeologi e amici del verde, e offrono un’esperienza unica per scoprire e conoscere il volto verde di Riccione.
La prima passeggiata, rivolta alle scuole medie, si terrà giovedì 24 ottobre e seguirà un itinerario tra il parco degli Olivetani, il parco Chico Mendes e il parco della Resistenza, con performance site-specific da parte dei ragazzi della cooperativa sociale Cuore 21, diretti da Eleonora Gennari, con la partecipazione dell’attrice Francesca Airaudo.
La seconda passeggiata, dedicata al pubblico e ai turisti, avrà luogo sabato 9 novembre su prenotazione e toccherà luoghi di grande fascino come il Castello degli Agolanti, il giardino dell’asilo d’infanzia Ceccarini e il giardino storico di Villa Lodi Fè e vedrà momenti teatrali con Francesca Airaudo e Giorgia Penzo, per concludersi con un concerto della banda 21 Rulli aperto a tutti.
Le passeggiate saranno un’occasione non solo per riscoprire angoli nascosti della città ma anche per celebrare la memoria di figure storiche locali come Maria Boorman Ceccarini, benefattrice di Riccione, e Giuseppe Lo Magro, storico presidente dell’associazione Famija Arciunesa, a cui sarà dedicata la prima camminata.
Il progetto prevede anche la collaborazione di Geat, società in house del Comune di Riccione, che si occupa della manutenzione del verde cittadino, il personale del Museo del Territorio e della Biblioteca comunale, l’associazione Famija Arciunesa, la Cooperativa sociale Cuore 21 e dell’esperto botanico Loris Bagli (Società per gli Studi naturalistici della Romagna-Ssnr). Parteciperanno inoltre quattro classi terze delle scuole superiori di primo grado degli istituti comprensivi statali n. 1 e Zavalloni di Riccione, per oltre 100 ragazzi e insegnanti accompagnatori.
L'iniziativa si inserisce nell’obiettivo del Comune di rafforzare l’offerta culturale e turistica della città, garantendo eventi di alta qualità durante tutto l’anno.
L’ingresso è gratuito su prenotazione tramite il servizio di Informazione e accoglienza turistica (Iat) presso il Palazzo del Turismo di Riccione tel. 0541 426050 iat@comune.riccione.rn.it (le prenotazioni per la passeggiata del 9 novembre saranno aperte a partire dal 31 ottobre).
“La terza edizione de ‘I Giardini raccontano’ è un appuntamento speciale, che unisce la riscoperta del nostro patrimonio naturale e culturale con la memoria e l'identità di Riccione. È un’occasione per riflettere su chi siamo, da dove veniamo e dove vogliamo andare, attraverso il coinvolgimento di scuole, associazioni e artisti locali. Questa edizione, dedicata anche alla figura di Giuseppe Lo Magro, ci ricorda l’importanza di preservare la storia e il legame con il nostro territorio, per trasmetterlo alle nuove generazioni,”
dichiara la vicesindaca e assessora alla Cultura Sandra Villa.
“Le due passeggiate patrimoniali 2024 svilupperanno una riflessione sul dualismo della città rurale che si specchia/rispecchia nella città di mare, offrendo l’opportunità di attraversare i tanti paesaggi diversificati che offre; ma c’è un altro dualismo: quello della città industriale/città fluviale, che traeva linfa dalla vicinanza coi “rii” (Rio Melo e Marano) e che oggi lascia il posto ad una nuova industria, quella dell’accoglienza e del turismo”
afferma Giorgia Penzo, coordinatrice del progetto.
Sabato 9 novembre 2024 ore 14-18
(in caso di maltempo la manifestazione verrà rimandata al 24 novembre)
I Giardini raccontano - terza edizione: La città riflessa
Ritrovo alla Meridiana presso il Castello degli Agolanti e registrazione dei partecipanti. La passeggiata proseguirà lungo il Sentiero del Parco delle Ginestre, costeggiando “Villa Alta” e Aquafan, attraversando gli antichi poderi rurali della famiglia Ceccarini, con le guide Samuela Pandolfini e Loris Bagli. Durante il percorso verranno fornite informazioni sull'importanza storica del Castello degli Agolanti, conosciuto in epoca medievale come la “Tomba Bianca”, che in seguito divenne alloggio per la regina Cristina di Svezia durante il suo viaggio da Roma. Saranno inoltre presentati i più recenti scavi archeologici, diretti dall'Università di Bologna, Dipartimento Storie Cultura Civiltà, a cura di Andrea Tirincanti.
Nel corso della passeggiata, ci sarà un’intervista “impossibile” alla Regina di Svezia, interpretata da Francesca Airaudo. Si procederà poi lungo viale Cagliari, dove è prevista una sosta per un racconto storico-archeologico a cura di Andrea Tirincanti. Successivamente, si farà tappa al giardino dell'Asilo Ceccarini per un omaggio a Maria Boorman Ceccarini, con un recital interpretato da Francesca Airaudo e Giorgia Penzo.
La passeggiata continuerà lungo il lato alto di viale Ceccarini, con una sosta all’esterno dell’Arboreto Cicchetti. L'arrivo è previsto al Parco di Villa Lodi Fè, dove si terrà una breve passeggiata storico-naturalistica, con un approfondimento sulla storia del giardino a cura di Loris Bagli e Vittoria Gravina. L'evento si concluderà con un concerto finale della Banda 21 Rulli, in collaborazione con l'Associazione Cuore 21, e un brindisi di chiusura. Il rientro al Castello degli Agolanti sarà garantito da un trenino gratuito messo a disposizione dall'amministrazione comunale.
Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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