Sabato 23 dicembre (ore 16:00) si rinnova, dopo l’iniziativa di giugno alla Granturismo, il dialogo tra il giovane cantautore e la sindaca della città con un evento unico tra musica e parole dedicato a Riccione, un momento di incontro voluto fortemente dall’artista e dal Comune per stringere in un abbraccio collettivo e affettuoso tutta la comunità di Riccione in occasione del Santo Natale. Al termine della conversazione e del concerto, Giovanni Cricca incontrerà il pubblico e firmerà le copie di un cd/ep a tiratura limitata curato da Materiali Musicali, organizzatore del MEI - Meeting delle Etichette Indipendenti - che sarà rappresentato a Riccione da Giordano Sangiorgi - realizzato con il sostegno della Regione Emilia-Romagna nell’ambito della legge musica L.R. 2/2018. Un vero e proprio regalo di Natale, uno scrigno di musica d’autore che fa bene al cuore: l’intero ricavato della vendita dei cd/ep sarà devoluto dall’artista in beneficenza in favore della “Fondazione Cetacea Onlus” di Riccione. Accanto a Cricca saliranno sul palco Stefano Zambardino al pianoforte e synth, Tommy Graziani alle percussioni acustiche ed elettroniche e Max Corona alla chitarra acustica ed elettrica.
Il grande cuore di Giovanni Cricca, un ragazzo di Riccione che con umiltà, generosità e sacrificio sta realizzando un sogno, dopo le straordinarie esperienze di Deejay On Stage e della trasmissione televisiva Amici di Maria De Filippi ora ha di fronte la prova più grande e ambiziosa, far conoscere la sua musica in tutto il mondo, con i suoi progetti artistici e i suoi concerti. L’evento, a ingresso libero, terrà a battesimo il grande palco di piazzale Ceccarini ed è promosso dal Comune di Riccione in collaborazione con Regione Emilia-Romagna, Mei - Meeting delle Etichette Indipendenti, PalaRiccione e Musicantiere.
All’evento è stato invitato il Vescovo di Rimini, Nicolò Anselmi, che porterà agli ospiti e ai cittadini di Riccione gli auguri del Santo Natale.
Informazioni: IAT tel. 0541 426050
Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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