Dal 2 marzo il Palazzo del Turismo ospiterà Fumetti futuri, un nuovo festival dedicato al genere comics che si terrà per la prima volta a Riccione e che proseguirà fino all’1 aprile. Il festival è organizzato dall’associazione Amici dei Musei di Riccione e Valconca (AMUSE), sotto la direzione artistica di Niccolò Tonelli, illustratore e fumettista. Il progetto promuove l’arte e la cultura del fumetto attraverso la mostra delle tavole originali di Mario Cubbino, storico disegnatore del Corriere dei ragazzi e di Diabolik, e anche worskshop e incontri con autori, artisti, case editrici e librerie specializzate, durante i quali verranno illustrati nuovi progetti e fumetti di recente pubblicazione, per coinvolgere anche nuove generazioni di lettori.
La mostra Mario Cubbino - maestro del passato inaugura il 2 marzo e resta aperta al pubblico nei giorni 2, 9 e 16 marzo, e dal 29 marzo all’1 aprile, dalle ore 15:00 alle 18:30. Attraverso una serie di tavole originali e anche inedite, l’esposizione ripercorre la carriera dell’artista, dai primi anni in cui iniziò come disegnatore per Pantera Bionda e Nat del Santa Cruz, per poi proseguire con Al Capone, Jungla, Wallenstein, Zagor, Fumetti della Realtà sul Corriere dei Ragazzi, L’ombra e Diabolik. Sabato 2 marzo, alle ore 15:30, la mostra verrà illustrata alla presenza delle eredi di Mario Cubbino, del direttivo dell’associazione Amici dei Musei di Riccione e Valconca (AMUSE), del direttore artistico della mostra Niccolò Tonelli e delle istituzioni.
I workshop e gli incontri rappresentano un’occasione unica per conoscere e approfondire il mondo del fumetto, incontrare artisti, disegnatori e relatori di una forma di arte che combina immagini e testo per raccontare storie avvincenti e appassionanti.
Il programma completo del festival alla pagina Fumetti futuri
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.
La manifestazione gode del patrocinio del Comune di Riccione.
Informazioni: IAT tel. 0541 426050
Pagina Facebook Associazione Amici dei Musei
Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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