Giovedì 21 marzo (ore 21:00) La bella stagione chiude il sipario della stagione teatrale 2023/2024 con uno spettacolo in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale. Sul palco della Granturismo, Federico Buffa racconta le vite di Tommie Smith e John Carlos, eroi maledetti delle Olimpiadi del 1968 e della lotta contro la discriminazione razziale, nello spettacolo dal titolo Due pugni guantati di nero.
È una delle immagini più famose del Novecento, quella in cui Tommie Smith e John Carlos si trovano sul podio dei 200 metri alle Olimpiadi di Città del Messico, il 16 ottobre 1968, con i pugni alzati, i guanti neri (simbolo del Black Power), i piedi scalzi (segno di povertà), la testa bassa e una collanina di pietre al collo (“ogni pietra è un nero che si batteva per i diritti ed è stato linciato”); su quel podio sale anche Peter Norman, un australiano che per solidarietà indossa la coccarda dell’Olympic Project for Human Rights. Appena scesi dal podio, la loro carriera è finita, bruciata, la vita un inferno. Federico Buffa, maestro indiscusso di storytelling, ci racconta i loro destini. Non erano due neri e un bianco a chiedere rispetto e giustizia su quel podio, erano tre esseri umani.
FEDERICO BUFFA
DUE PUGNI GUANTATI DI NERO
Narrazione: Federico Buffa
Pianoforte: Alessandro Nidi
Produzione: Imarts
Ingresso: 20 euro
Tutte le informazioni alla pagina dedicata de La bella stagione
Biglietti
I biglietti sono acquistabili su www.liveticket.it e nelle rivendite autorizzate Liveticket. Dal 19 ottobre la prevendita è attiva anche al Palazzo del Turismo (martedì e giovedì, ore 14-18). Nei giorni di spettacolo la biglietteria apre due ore prima dell’evento. La bella stagione aderisce al bonus cultura 18app e alla Carta del docente: è possibile usare i buoni per acquistare i biglietti direttamente presso la biglietteria o su Liveticket.
Informazioni: Riccione Teatro cell. 320 0168171, stagione@riccioneteatro.it
Informazioni a cura di Riccione Teatro
A cura: progetto di Riccione Teatro, promosso da Comune di Riccione e ATER Associazione Teatrale Emilia Romagna.
Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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