I nuovi spazi espositivi creati a Villa Mussolini danno il via a Riccione alle grandi mostre. Il 19 Dicembre apre al pubblico un importante evento espositivo dedicato alla grande fotografia con Elliott Erwitt Family, cui seguirà, il prossimo Aprile, Steve Mc Curry Icons.
Un binomio eccezionale, quello costituito da Elliott Erwitt e Steve McCurry, realizzato con la collaborazione di Civita Mostre e Musei, Maggioli Cultura e dell’agenzia SudEst57.
Elliott Erwitt Family è un piccolo campionario di storie umane che racconta l’evoluzione della famiglia dal dopoguerra all’inizio del nuovo millennio. Questo tema universale è interpretato con il suo stile unico, potente e leggero, romantico o gentilmente ironico, cifra che ha reso questo artista uno dei fotografi più amati e seguiti di sempre.
Protagonisti di rilievo delle foto sono inoltre i cani, membri a tutti gli effetti del nucleo famigliare, che Erwitt fotografa insieme ai padroni.
La mostra è composta da 58 fotografie in bianco e nero selezionate personalmente dall’autore insieme alla curatrice Biba Giachetti e include, oltre a numerose immagini iconiche apparse su celebri riviste di moda e costume, scatti inediti mai stampati prima.
Elliott Erwitt è membro dal 1953 della storica agenzia Magnum, fondata al termine della Seconda guerra mondiale da un gruppo di fotografi, fra i quali Henri Cartier-Bresson e Robert Capa. Erwitt non solo ha raccontato con piglio giornalistico gli ultimi sei decenni della storia del nostro mondo e della civiltà contemporanea, ma ha saputo cogliere in una serie di immagini in bianco e nero gli aspetti più tragici e quelli più divertenti della vita che è passata di fronte al suo obiettivo.
Nato a Parigi nel 1928 da una famiglia russa di origini ebraiche, Elliott Erwitt ha trascorso l'infanzia in Italia e si è trasferito definitivamente negli Stati Uniti nel 1939, prima a New York e poi a Los Angeles. È il fotografo della commedia umana: la riconosce e la mette in scena nelle situazioni più disparate. Sono numerose le celebrità che compaiono nelle sue foto. Su tutte Erwitt posa uno sguardo allo stesso tempo tagliente e pieno di empatia, dal quale scaturisce non soltanto l'ironia del vivere quotidiano, ma anche la sua complessità. Con lo stesso atteggiamento concentra la sua attenzione su qualsiasi altro soggetto, senza alcuna differenza e portando all'estremo la qualità democratica che è tipica del suo mezzo. Il suo immaginario è infatti popolato in prevalenza da persone comuni, uomini e donne, colte nel mezzo della normalità delle loro vite, ma anche di animali, cani soprattutto, cui Erwitt dedica nel tempo una serie di veri e propri ritratti.
ELLIOTT ERWITT
FAMILY
Villa Mussolini, Viale Milano 31
19 Dicembre 2021 – 3 Aprile 2022
Orari di apertura
Dal Martedì alla Domenica dalle ore 9:30 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 19:00.
Orari di apertura durante le Festività Invernali:
- il 24 Dicembre dalle ore 9:30 alle 13:00
- il 26, 27, 28, 29, 30 Dicembre dalle ore 9:30 alle 19:00
- il 31 Dicembre dalle ore 9:30 alle 13:00
- il 1° Gennaio dalle ore 14:30 alle 19:00
- il 2, 3, 4, 5 ,6 Gennaio aperto dalle ore 9:30 alle 19:00
L’accesso alla mostra è consentito con Green pass.
Biglietti
Audioguida inclusa nel biglietto di ingresso
Intero € 12
Ridotto € 10 per gruppi di almeno 12 visitatori e titolari di convenzioni appositamente attivate
Ridotto speciale € 5 per scuole e giovani fino a 18 anni
Gratuito per minori di 6 anni, 2 accompagnatori per classe e accompagnatore di disabili
Diritto di prenotazione: € 1 a persona.
I biglietti di ingresso a tariffa convenzionata e senza diritto di prenotazione possono essere acquistati con le seguenti modalità:
• presso l'Ufficio IAT di Riccione (Piazzale Ceccarini, 11)
• direttamente in hotel soggiornando in una struttura convenzionata
• online cliccando QUI
Informazioni:
Villa Mussolini tel. 0541 601457
Sito web Mostra Erwitt
Ufficio IAT tel. 0541 426050
A cura: Comune di Riccione, in collaborazione di Civita Mostre e Musei, Maggioli Cultura e dell’agenzia SudEst57.
Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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