Il 24 febbraio, nell'ambito della rassegna Cinepalace parla inglese, proiezione del film Darkest hour, in lingua originale con sottotitoli in italiano, con un grande Gary Oldman irriconoscibile e perfettamente calato in un personaggio che non gli assomiglia, Winston Curchill.
... Whiskey, sigari e lunghe sedute nella vasca da bagno. Bastano pochi elementi a Joe Wright per introdurre il protagonista assoluto della storia: Winston Churchill, nel maggio del 1940, quando non era ancora stato eletto primo ministro e non poteva immaginare il ruolo, per certi versi ingrato, che gli sarebbe spettato. Il film ci getta, infatti, in quelle settimane in cui sembrava che Hitler avrebbe avuto la meglio e che l’unica soluzione per gli inglesi fosse negoziare la pace – a condizioni certamente svantaggiose. La narrazione viaggia spedita come un treno in orario, con tanto di date gigantesche che scandiscono il tempo: c’è una partenza, tra malumori e dubbi generali (il nuovo incarico che Churchill è chiamato a ricoprire), una fermata (la crisi personale e pubblica), l’arrivo (la fiducia ritrovata e l’intuizione vincente).
Gary Oldman, irriconoscibile sotto strati di protesi e trucco, rende invece perfettamente riconoscibile il suo personaggio: dalle espressioni del volto, di chi è abituato a guardare dall’alto verso il basso con diffidenza, al tono di voce conciso e spesso affrettato (che causa guai a chi non presta la giusta attenzione), il Churchill di Oldman trasuda tutto il suo spessore etico e (a)morale, restando a galla anche in situazioni rigidamente caricaturali, dettate dalla sceneggiatura, alleggerendo il dramma costante attraverso il carattere del protagonista. La sua virtù principale, la retorica, si impone sulla scena dominante: dai discorsi in Parlamento a quelli alla radio, preceduti da sessioni dattiloscritte con la sua assistente personale, la parola di Churchill diventa uno strumento affabulatore, un’opera di persuasione e convincimento che risolleva le sorti (e l’umore) degli inglesi. ...
Al Cinepalace, alle ore 16.30.
Informazioni: Ufficio Cultura tel. 0541 426031, Cinepalace tel. 0541 605176, Informazioni turistiche tel. 0541 426050
A cura: Cinepalace Riccione, Giometti Cinema, Servizio Cultura del Comune di Riccione
Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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