05 ottobre 2015 - 27 ottobre 2015

Lunedì ore 21.00 martedì ore 20.30

Ingresso 5 Euro abbonamento 5 film 18 Euro

Cultura

Cinepalace via Virgilio 19

CINEMA D'AUTORE  OTTOBRE 2015


Torna l'edizione autunnale del Cinema d'Autore
 


PROGRAMMA: 

Lunedì 5 ore 21.00 e martedì 6 ore 20.30 
TAXI TEHERAN

Una lettera d’amore al cinema. Sono note al mondo intero le parole del regista americano Darren Aronofsky nei confronti del film "Taxi Teheran" quando, in qualità di presidente di giuria, lo celebrò vincitore dell’Orso d’oro del 65° Festival di Berlino. A ritirare il premio, naturalmente, non c’era l’autore della pellicola Jafar Panahi, dal 2010 recluso in madrepatria con il divieto non solo di viaggiare ma soprattutto di esprimersi in "opere d’ingegno artistico ed intellettuale" per 20 anni.

Lunedì 12 ore 21.00 e martedì 13 ore 20.30
MARGUERITE

Gustosa commedia francese presentata quest'anno fuori concorso alla 72esima Mostra del Cinema a Venezia. Racconta la storia della baronessa Marguerite Dumont che, negli anni Venti del secolo scorso, estremamente appassionata di canto, pur essendo alquanto stonata, si adoperò in ogni modo per imporsi sulla scena dello spettacolo come cantante lirica. Eppure lei non lo sa e nessuno glielo dice. Nemmeno il marito, nobile squattrinato che le ha venduto il titolo in cambio di una vita agiata. Circondata da una società perbenista e ipocrita che, per puro interesse, le regge il gioco, la baronessa si prepara coscienziosamente per un recital pubblico in teatro… 
Film ottimo per tenuta narrativa, prova attoriale, scenografie e costumi, con una puntuale riproduzione dello spirito dell'epoca, è anche un film che tenta, senza alcuna pretesa filosofica, una riflessione sul valore terapeutico della menzogna e sulla dialettica esistente fra vita sognata e vita vissuta.


Lunedì 19 ore 20.30 e martedì 20 ore 22.30 
SANGUE DEL MIO SANGUE

Bellocchio, maestro di visioni capaci di dire quel che la parola non può, è stato salutato da standing ovation e otto minuti di applausi al Festival di Venezia con questo magnifico imperfetto potente film, fatto di pezzi di storie girate dagli allievi del suo laboratorio di cinema. La storia si divide in due parti: una ambientata nel 1600 e l'altra ai giorni nostri, collocate nel paesino di Bobbio, in Emilia Romagna, luogo della sua infanzia che costituisce l'elemento di congiunzione tra i due episodi narrati e ne diventa in pratica il protagonista principale. E a chiudere i conti con il luogo è arrivata tutta la famiglia, quella vera e l’altra: Il fratello, i due figli e i suoi attori di sempre, Roberto Herlizka, Alba Rohrwacher, Filippo Timi in un cameo in cui balbetta come gli accade nella vita..

Lunedì 19 ore 22.30 e martedì 20 ore 20.30 
I PUGNI IN TASCA

E' il 1965 quando I pugni in tasca, il film dell'allora esordiente Marco Bellocchio, 26 anni, diventa un caso nazionale. La critica lo annovererà tra i film manifesto, in grado di anticipare in qualche modo i fermenti del '68. La pellicola ottiene la Vela d'argento per la miglior regia al Festival di Locarno. A distanza di 50 anni “I pugni in tasca”, selezionato tra i 100 film italiani da salvare, torna in versione restaurata dalla Cineteca di Bologna. Protagonisti quattro fratelli, orfani di padre e una madre cieca.


Lunedì 26 ore 21 e martedì 27 ore 20.30
PER AMOR VOSTRO

La meravigliosa Valeria Golino ha portato a casa una meritatissima coppa Volpi al 72esimo Festival del Cinema di Venezia, quale interprete di "Per Amor vostro"– entrato nella rosa dei nove film italiani iscritti alla candidatura per rappresentare agli Oscar il miglio film in lingua non inglese Un film difficile da dimenticare e, dice il regista, difficile da fare. Mancavano sempre i soldi, è stato prodotto infine (anche) da Riccardo Scamarcio compagno di Valeria nella vita. 


Il lunedì aperitivo offerto da Bio's Kitchen



Informazioni: Ufficio Cultura tel. 0541 608369, ufficio IAT tel. 0541 426050

Sito web Riccione per la Cultura

A cura: Istituzione Riccione per la Cultura, Giometti Cinema, Cinepalace Riccione

 

 

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Storia...

L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.

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