11 e 12 gennaio
IO E LEI
(lunedì 11 sarà presente la regista MARIA SOLE TOGNAZZI)
Con Margherita Buy, Sabrina Ferilli, Ennio Fantastichini
Durata 97 min. - Italia 2015
Sabrina Ferilli nei panni di Marina, donna sicura di sé e solare, evidentemente romana e Federica, distratta e irresoluta, interpretata da Margherita Buy. Insieme compongono la coppia protagonista di Io e lei, gradevole commedia romantica che ha proprio nel duetto di attrici la lieta singolarità: un amore femminile affidato a due dive del cinema nostrano.
Maria Sole Tognazzi le dirige con delicatezza, senza osare, puntando alla normalità di un amore come tanti altri, dove c'è chi ha più grinta e chi procede col freno a mano tirato, chi porta le buste della spesa e chi si dimentica anche di fare spesa. Gioca un po' coi cliché, a volte mostrandonceli ma per ribaltarli, e confeziona tutto con un'atmosfera da borghesia un po' stereotipata. Una commedia d'amore vera, passionale, quotidiana e molto combattuta, come una piccola battaglia in cui vince solo chi sa lottare per la felicità. A patto di capire dove sia...
18 e 19 gennaio
Mon Roi – Il mio Re
Regia: Maïwenn
Cast: Emmanuelle Bercot Vincent Cassel Louis Garrel
Lo sguardo al femminile della regista racconta una storia d'amore senza uscita tra un irresistibile gaglioffo e una donna trascinata in una passione bruciante. Una vicenda tra eccessi e squilibri, come si conviene a un vero melodramma.
Mon Roi prende il titolo da una canzone d’amore, dato che le canzoni e i melodrammi sanno raccontare le sofferenze dell’amore in forma immediata e autentica. Mon roi coglie nel segno, con uno sguardo al femminile che non emette facili sentenze contro gli uomini. Basterebbe a dimostrarlo il finale che è il vero colpo d’ala del film, nel quale per la prima volta Georgio dismette il suo cronico narcisismo, lasciando agli spettatori l’occasione per capire come mai in certi amori, anche quando sono finiti, il fuoco continua ad ardere sotto la cenere.
25 e 26 gennaio
Dobbiamo parlare
Regia di Sergio Rubini
Con Fabrizio Bentivoglio, Isabella Ragonese, Maria Pia Calzone, Sergio Rubini
Divertente, mai volgare, facile, ben fatto, con attori credibili, con una sceneggiatura intelligente. Tutto in una notte. Due coppie, un tradimento, un regolamento di conti verbale, la scoperta di molte verità scomode. Ma sarà proprio vero che "Dobbiamo parlare"? O a volte non sarà meglio tacere? Gioca con le parole, con l'amore, con la fragilità dei sentimenti la commedia scritta da Sergio Rubini che ne è anche interpete insieme a Fabrizio Bentivoglio, Isabella Ragonese, Maria Pia Calzone. Una lunga notte di chiarimenti e recriminazioni in una casa che diventa un campo di battaglia. Alla fine, quale delle due coppie resterà in piedi? A scontrarsi sono modi opposti di intendere la vita in un gioco al massacro a metà tra Il nome del figlio e Carnage. E la parola come vera, incontrastata protagonista: “non è derivazione teatrale, è al contrario una forma di purezza del cinema umanista: 'Dobbiamo parlare' è insomma come dire 'Vogliamo vivere'. Il cinema italiano deve parlare, per vivere.
1 e 2 febbraio
Bella e perduta
Regia di Pietro Marcello
Con Sergio Vitolo, Gesuino Pittalis, Tommaso Cestrone, Elio Germano
Unico italiano in concorso a Locarno, "cinema di poesia" che va dal rapporto uomo-natura alla perorazione in difesa di una terra "bella e perduta" come la nostra. Un pastore di nome Tommaso Cestrone, custode volontario della Reggia di Carditello, abbandonata e depredata dai ladri così come la Terra dei Fuochi è spogliata e ridotta a discarica dalla camorra. Tommaso muore e affida un giovane bufalo a Pulcinella il quale parte per un viaggio lungo la dorsale antropologica che va dalla Campania alla Tuscia, dove consegnerà l’animale a un pastore tombarolo di nome Gesuino. Tommaso è una persona reale, scomparsa prematuramente la notte di Natale di due anni fa e diventata il "genius loci” della Reggia (adesso proprietà dello Stato italiano); il resto è fiaba. Alle immagini della fiaba si alternano brani documentaristici di manifestazioni anticamorra e dello scempio subìto dalla Campania. Marcello mette in scena tre eroi: uno vero, il Tommaso che ha combattuto il degrado della propria terra, e due “fantastici”, la maschera di Pulcinella e il bufalo parlante (con la voce di Elio Germano).
Aperitivo offerto da Bio's Kitchen prima di ogni proiezione
Informazioni: Ufficio Cultura tel. 0541 608369, Cinepalace tel. 0541 605176, IAT tel. 0541 426050
A cura: Istituzione Riccione per la Cultura, Giometti Cinema, Cinepalace Riccione
Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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