Nuovi e interessanti appuntamenti attendono bambini e famiglie al Museo del Territorio Luigi Ghirotti: dal 7 aprile, i pomeriggi domenicali viaggiano sulle ali della fantasia e della mitologia con le letture animate sulla civiltà greca, dal titolo Che mito il museo! Al termine di ogni incontro, una breve visita guidata all’interno del Museo illustrerà le testimonianze più significative del passato di Riccione e dei suoi dintorni, dalla preistoria all’età romana.
Il team del Museo accompagnerà il pubblico negli appuntamenti con il “mito”: le letture delle prime due domeniche saranno a cura di Vittoria Gravina, cui seguirà, il 21 aprile, quella condotta da Simona Terenzi. Il 7 e il 21 aprile, le visite al Museo saranno guidate da Andrea Tirincanti, mentre il 14 aprile da Vittoria Gravina.
Domenica 7 aprile, oltre alla prima lettura dedicata alla storia di Teseo e del Minotauro, è in programma la penultima lezione di CoderDojo Riccione – il progetto che ha dato vita a un club di programmazione gratuito creato sulla scia del movimento no-profit internazionale nato in Irlanda del 2011 allo scopo di avvicinare i ragazzi di età compresa tra i 7 e i 17 anni all’informatica – e che avrà per tema il labirinto di Dedalo.
Le letture animate sono rivolte a bambine e bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni. Gli appuntamenti sono in programma il 7, il 14 e il 21 aprile dalle ore 17:30. L’ingresso è libero su prenotazione: museo@comune.riccione.rn.it tel. 0541 600113.
Che mito il museo!
7 aprile ore 17:30
Il conflitto tra bene e male: Teseo e il Minotauro
appuntamento speciale del CoderDojo Riccione dedicato al labirinto di Dedalo dalle ore 16:00 alle 19:00
14 aprile ore 17:30
L'eroe che costruisce la pace: Bellerofonte e Pegaso
21 aprile, ore 17:30
L'amore immortale: Dioniso e Arianna
Informazioni: Museo del Territorio tel. 0541 600113
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Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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