02 ottobre 2021

Tra le 16:00 e le 16:30

Turismo

Viale Dante, all’altezza del ponte sul canale tra via Bellini e via Parini

Bike tour 2021, pedalando per la ricerca

Il 2 ottobre, evento di beneficenza a cura della Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica

Il Bike tour, pedalando per la Ricerca nasce nel 2012 e giunge quest’anno alla sua IX edizione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla fibrosi cistica, la malattia genetica più comune in Italia, attraverso il ciclismo, uno sport accessibile a tutti.

Questo importante evento sportivo solidale e non agonistico prende il via martedì 28 settembre da Padova e si snoderà sulle strade del Veneto e dell’Emilia-Romagna, coinvolgendo un gruppo numeroso di campioni e appassionati delle due ruote.

 

Il viaggio, come ogni anno, attraversa alcune regioni d’Italia per far conoscere questa malattia e sostenerne la Ricerca, diffondere un messaggio di speranza ai malati e alle loro famiglie, con il prezioso contributo delle Delegazioni e dei Gruppi di sostegno attivi su tutto il territorio italiano. Ad ogni edizione, i bikers, dopo aver percorso centinaia di km, arrivano nelle città a incontrare i volontari che, durante la campagna di ottobre del “Ciclamino della Ricerca”, animano le piazze italiane, coinvolgendo scuole, istituzioni e privati cittadini.

 

L'ultima tappa del Bike Tour è tutta in Romagna: sabato 2 ottobre la pedalata parte da Imola alla volta di Faenza, Forlì, Cesena, Cesenatico, Rimini e l’arrivo è previsto a Riccione tra le ore 16:00 e le 16:30 circa, in viale Dante, all’altezza del ponte sul canale tra via Bellini e via Parini, che offre una bella vista sul mare e sul porto turistico, dove sarà predisposto un banchetto di raccolta fondi per la ricerca con offerta di piante di ciclamino.

 

Pagina contatti della Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica

 

Sito web Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica

 

A cura: Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica, con il patrocinio del Comune di Riccione

 

Storia...

L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.

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