18 dicembre 2022 - 08 dicembre 2023

Cultura

Piazzetta del Faro

Avamposto

Dal 18 dicembre l’esposizione delle opere d’arte a cura degli Amici dei musei di Riccione e Valconca presso la farmacia dell’Amarissimo

L’Associazione Amici dei musei di Riccione e Valconca presenta il progetto artistico dal titolo Avamposto, un’iniziativa culturale svolta in collaborazione con la Farmacia dell’Amarissimo che festeggia i suoi 100 anni. Per questa occasione speciale, l’Associazione esporrà in una vetrina della Farmacia (piazzetta del Faro) un’opera d’arte con foto e biografia dell’autore - di fama nazionale - che verrà cambiata ogni mese, partendo dal prossimo Natale per terminare a Natale 2023, con una grande festa pomeridiana alla quale parteciperanno gli autori insieme alle dodici opere.

 

Avamposto nasce da un’idea di Angela Filippini e si propone di offrire un incontro quasi casuale con l'arte, nel corso di una passeggiata o semplicemente percorrendo uno spazio aperto ed accessibile come può essere Viale Ceccarini. Il progetto prevede la presenza di 12 artisti rappresentanti i diversi linguaggi artistici - pittura, scultura e fotografia - che si succederanno con cadenza mensile per offrire la propria idea di contemporaneità. A conclusione del progetto previsto per Natale 2023 saranno realizzati una mostra e un catalogo contenenti le biografie degli artisti partecipanti e le opere esposte.

 

Il mese di gennaio è dedicato all'artista Umberto Mariani: sperimentatore instancabile di linguaggi, tecniche e materiali, ha scritto pagine importanti dell'arte italiana dagli anni Settanta in poi.

 

Nel mese di febbraio Avamposto prosegue con l’opera dal titolo The Traveller dell’artista Daniela Forcella, appartenente alla raccolta Cartografie esposta nel 2017 alla Biennale di Venezia. L’artista sperimenta nuove tecniche e materiali, ed è apprezzata per il tema del cuore che ripete in vari modi, dimensioni e materiali, caratteristica per la quale è stata definita “Regina di cuori”.

 

Marzo è il mese dell’artista Ilaria Franza, che utilizza l’acqua, un elemento dinamico e sfuggente: sulla tela ne incanala il movimento e lo scorrere, dando forma a universi circolari e paesaggi liquidi con una personalissima tecnica. Nascono così le opere della serie Un.limited, in cui i colori disciolti in acqua e le forme circolari seguono il flusso delle emozioni dell’artista e proseguono il loro viaggio nell’immaginazione dell’osservatore.

 

Per il mese di aprile, Avamposto espone un’opera di Maurizio Ceccarelli, artista sensibile e poliedrico, attento alle problematiche sociali e anche alla tutela del pianeta. Le sue opere richiamano la globalizzazione del mondo e la sua integrazione. Le sue tele e sculture nascono dalla fusione di materiali raccolti in più metropoli, tra cui carte pregiate, poster, tessuti ricercati e raffinati; l’aggiunta di colori luminosi e resine danno vita alla sua arte.

 

L’opera proposta per il mese di maggio è Camargue dell’artista cesenate Mauro Pipani, docente di tecniche di pittura all’Accademia di Belle Arti di Verona e Bologna. Nel chiaro universo di Mauro Pipani, immagini sfocate e stinte grafie, solidi materiali antichi e leggeri e aerei materiali moderni si sovrappongono o si accostano: un modo leggero e non perentorio, quasi evanescente, di porsi di fronte alle molteplicità del reale e a una complessità, in sintesi, incoercibile.

 

A giugno, protagonista di Avamposto è l’artista riminese Luca Giovagnoli, noto per le sue opere legate al mare, ai bagnanti e alle tuffatrici nei costumi rétro, personaggi di un mondo immaginario che non c’è più.

 

Nel mese di luglio, Avamposto espone l’opera Il cantico dell’onda di Angela Filippini, artista pesarese con una lunga esperienza nel settore della moda e che vanta collaborazioni con brand prestigiosi. Gli anni maturati in questo ambito portano l’artista ad approfondire, da autodidatta, le potenzialità artistiche del tessuto che usa sapientemente come strumento duttile alla sua creatività. Seguendo un percorso concettuale, elabora una propria tecnica di destrutturazione, sfilatura e ricomposizione della tela. Ne Il cantico dell’onda «l’arte è sabbia di mare come immensa distesa in moltitudine o sottile granello solitario, cui è dato penetrare ogni più piccolo spazio, … è il perpetuo movimento di una clessidra a segnare un tempo infinito.»

 

La passeggiata con l’arte nel mese di agosto incontra un’eccellenza artistica, il fotografo Tony Hassler con la sua bellissima Danae, trittico di foto su lastre di alluminio. L’artista è noto per lo stile prettamente metropolitano che coniuga il gusto della scoperta. Gli scatti di Hassler colgono prospettive inusuali, sono impregnati di dinamismo ed emozioni; nella ritrattistica riesce a cogliere aspetti originali e sorprendenti anche nelle personalità più note.

 

Le forme di Walter Puppo, artista di Avamposto per il mese di settembre, invitano all’osservazione attenta e alla contemplazione. La Cellula esposta in viale Ceccarini si presenta come una forma sintetica allungata frontale che riporta, come dice l’artista, «a visione arcaiche, pietre, isole e organismi strettamente legati alla natura… ».

 

Nel mese di ottobre, Avamposto espone Sur les médailles, l’opera di Daniele Ferroni, artista che alterna la passione per la natura a quella fotografica. «Sulle medaglie si vede il succedersi dei regni, sui bottoni si vede il vacillare delle corone, i turisti passano come nuvole…», così la descrizione dell’opera esposta invita alla riflessione.

 

Avamposto dedica il mese di novembre a Giovanni Ronzoni con l’esposizione dell’opera Memorie di un Tempio sconosciuto nella vetrina della Farmacia in piazzetta del Faro. Ronzoni porta nell’arte il suo sguardo di architetto; la poliedrica personalità e l’inesauribile creatività lo guidano verso nuove espressioni artistiche, spaziando tra grafica, fotografia, pittura, scultura e poesia per sperimentare una ricerca artistica dove i diversi linguaggi diventano sintesi e danno voce al suo pensiero.

 

Pagina Facebook Amici dei musei di Riccione e Valconca


A cura: Associazione Amici dei musei di Riccione e Valconca. Con il patrocinio del Comune di Riccione

 

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Storia...

L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.

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