Venerdì 15 dicembre La bella stagione rende omaggio a Italo Calvino, nel centenario della sua nascita, con una delle protagoniste più amate della televisione e del teatro, Anna Foglietta. La storia di Italo Calvino è legata a doppio filo a quella del Premio Riccione: era il 1947 quando il giovane Calvino, ancora inedito, vinceva la prima edizione del concorso con Il sentiero dei nidi di ragno. Per celebrare questo grande scrittore, nato esattamente cento anni fa, Riccione presenta un’altra delle sue opere più affascinanti, Le città invisibili, attraverso la voce recitante di Anna Foglietta. I dialoghi fra Marco Polo e il Khan raccolti in quel libro sono stati ricostruiti lasciando perlopiù integro il testo originale. Narrazione, musica e immagini si intrecciano in una partitura unica di suoni e parole: un mondo fantasioso che
sembra quasi diventare realtà. Nasce così uno spettacolo elegante e imprevedibile che giocando sul dettaglio, le parole e le immagini crea una geometria di rara suggestione.
ANNA FOGLIETTA
LEGGE LE CITTÀ INVISIBILI DI ITALO CALVINO
Voce recitante: Anna Foglietta
Sassofono e duduk: Maurizio Camardi
Coordinamento artistico: Elena Marazzita
Ingresso 20 Euro
Tutte le informazioni alla pagina dedicata de La bella stagione
Biglietti
I biglietti sono acquistabili su www.liveticket.it e nelle rivendite autorizzate Liveticket. Dal 19 ottobre la prevendita è attiva anche al Palazzo del Turismo (martedì e giovedì, ore 14-18). Nei giorni di spettacolo la biglietteria apre due ore prima dell’evento. La bella stagione aderisce al bonus cultura 18app e alla Carta del docente: è possibile usare i buoni per acquistare i biglietti direttamente presso la biglietteria o su Liveticket.
Informazioni: Riccione Teatro cell. 320 0168171, stagione@riccioneteatro.itInformazioni a cura di Riccione Teatro
stagione@riccioneteatro.it
www.spaziotondelli.it
www.riccioneteatro.it
A cura: progetto di Riccione Teatro, promosso da Comune di Riccione e ATER Associazione Teatrale
Emilia Romagna.
Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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