Pur focalizzandosi sulle arti sceniche, il TTV dedica da sempre un’attenzione privilegiata al mondo dell’immagine, in ogni sua forma: il video e le installazioni artistiche, e negli ultimi anni anche l’immagine fotografica. Da questo approccio nasce la scelta di inaugurare il 27° Riccione TTV Festival con un allestimento originale a cura di Massimo Giorgetti, fondatore e direttore creativo di MSGM, fashion brand in grande ascesa capace di mettere a dialogo il mondo della moda con quello dell’arte e della cultura contemporanea. Da un’idea di Giorgetti e del direttore di Riccione Teatro e del TTV Simone Bruscia nasce così Anemoia, installazione temporanea che per due settimane cambierà volto a Villa Franceschi – il villino liberty che ospita la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Riccione – presentando immagini di una Riviera senza tempo, riemersa come per incanto dal succedersi continuo e mai identico delle stagioni: primavera-estate, autunno-inverno e ancora primavera. L’inaugurazione, su invito, è in programma venerdì 30 agosto alle ore 19;
si prosegue poi con le visite fino al 15 settembre (lunedì-venerdì, ore 9-13; martedì e giovedì, 14-18; venerdì-sabato-domenica, 18-22, ingresso libero).
Protagonisti di questo viaggio nell’immaginario collettivo sono alcuni dei più grandi narratori per immagini della Riviera adriatica, dagli anni Ottanta in poi: Luigi Ghirri, Claude Nori e Massimo Vitali, con i loro racconti fotografici di estati frenetiche o malinconici fuori stagione, Fulvia Farassino, con i suoi ritratti riccionesi di Pier Vittorio Tondelli – narratore supremo dei mille incantesimi della Riviera – e Yuri Ancarani, maestro del video che sulla costa romagnola ha iniziato a formare il suo linguaggio e che qui espone foto e ripresenta lavori video come Vicino al cuore: un titolo che il TTV prende in prestito per descrivere l’avventura artistica e sentimentale di questa nuova edizione del festival.
Giorgetti incrocia in un percorso atemporale gli sguardi di questi artisti attratti da una terra con cui lui stesso ha un legame affettivo, accompagnandoli alle parole di Isabella Santacroce. Questo percorso genera una sensazione di spaesamento e fascinazione, simile a quella per cui lo scrittore John Koenig ha coniato il neologismo anemoia, la “nostalgia per un tempo che non hai mai vissuto”. “Se guardi delle vecchie fotografie” scrive Koenig “è difficile non provare una sorta di irresistibile impulso a metterti in viaggio. Una fitta di nostalgia…
Il desiderio di oltrepassare l’inquadratura.”
Storia...
L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.
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