11 maggio 2016

Ore 21

Ingresso libero

Cultura

Villa Mussolini viale Milano 31

La poesia è un luogo

Lectio magistralis di Roberto Galaverni 

 

La lectio magistralis attraversa la poesia del ‘900 nel rapporto che i grandi autori hanno intrecciato con i propri luoghi. Ad accompagnare il critico nella lettura degli autori da lui scelti,  le giovanissime voci del Laboratorio di Poesia Lo Spazio Bianco delle Arti nei licei riminesi.

 

Ad aprire la serata invece, quattro autori contemporanei che con una breve lettura accompagnano l’ingresso nella villa: Tiziano Broggiato, Anna Buoninsegni, Loretto Rafanelli e Luca Nicoletti, il curatore dell’iniziativa.

 

Critico letterario, Roberto Galaverni scrive di letteratura contemporanea su riviste e quotidiani, con particolare riguardo alla poesia e alla narrativa del secondo Novecento. È collaboratore di "Nuovi Argomenti", di "Alias-il manifesto" e dei programmi di Radiotre Rai. Collabora con l’Università degli studi di Urbino, presso cui ha tenuto l’insegnamento di Poesia italiana nel Master di poesia contemporanea, e con l’Università di Bologna, dove è tra i soci fondatori e consigliere del Centro di poesia contemporanea. Dal 1997 al 1999 ha collaborato come critico letterario del canale televisivo RAI-SAT 1. Svolge in Italia e all’estero una consistente attività come insegnante o conferenziere in master, convegni, scuole di scrittura creativa, corsi di aggiornamento e seminari sulla letteratura. Nel 2000 è stato Visiting Professor alla Oxford University e al London College di Londra. Nel 1999 ha curato Contemporary Italian Poets, un numero monografico della rivista inglese "Modern Poetry in Traslation" dedicato alla poesia italiana contemporanea.

 

Informazioni: tel. 0541 608369-321 (Ufficio Cultura)

 

Sito web

 

A cura: Istituzione Riccione per la Cultura in collaborazione con il poeta Luca Nicoletti

 

Scarica la cartolina della rassegna

 

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Storia...

L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.

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