23 giugno 2016 - 26 giugno 2016

Cultura

Palazzo del Turismo, piazzale Ceccarini

DIG – Documentari, Inchieste, Giornalismi

Incontri con ospiti internazionali, workshop, proiezioni, mostre e l’assegnazione dei prestigiosi DIG Awards, i premi internazionali del video-giornalismo d’inchiesta.

Ad aprire le serate del Dig Festival è uno spettacolo a metà strada tra intrattenimento e cronaca, prodotto da DIG e Riccione Teatro, e messo in scena in prima assoluta al DIG Festival. Giovedì 23 giugno, in piazzale Ceccarini, i Maniaci d’Amore e Carlo Lucarelli sono i protagonisti di Nera che porta via, conferenza-spettacolo su delitti, letteratura e morbosità (alle ore 21.30, ingresso libero).  I Maniaci d’Amore, coppia di attori e drammaturghi di talento formata da Luciana Maniaci e Francesco d’Amore, portano in scena fatti di sangue poco noti e relazioni sul filo della follia. Insieme a loro, in scena, Carlo Lucarelli, grande narratore della metà oscura dell’animo umano, che guida nel cuore della passione “troppo umana” per il male. (Lo spettacolo è realizzato nell’ambito di un accordo di programma con la Regione Emilia-Romagna sostenuto dalla L.R. 24/2003).

 

Dal nero della cronaca al “nerissimo” della musica. Venerdì 24 giugno (ore 21.30) l’evento clou della prima serata è in programma allo Spazio Tondelli, con Nerissimo Tour 2016, il concerto di Teho Teardo Blixa Bargeld. Nerissimo racchiude in sé tutti i colori della musica ed è “un’affascinante colonna sonora per film inesistenti” (Internazionale) in cui, tra canzoni e brani sperimentali, si mescolano l’elettronica, la classica, il pop e anche una personalissima cover di Caetano Veloso (ingresso 15 euro, prevendita biglietti sul sito web LiveTicket)

 

Tante le novità di questa edizione del concorso nato dalla ventennale esperienza del Premio Ilaria Alpi. La prima novità riguarda proprio l’Associazione DIG che quest’anno entra a far parte del Global Investigative Journalism Network, la più importante rete mondiale del giornalismo investigativo, a conferma della vocazione all’inchiesta di DIG, che già nel nome contiene un rimando esplicito al lavoro di tutti quei giornalisti che “scavano” (dig, in inglese) alla ricerca della verità.

Si rafforza poi la vocazione internazionale dei DIG Awards, creati per premiare l’eccellenza giornalistica e mettere in rete reporter e videomaker italiani e stranieri, mentre le categorie di concorso diventano sei: da segnalare la sezione Focus on Italy, che assegna un premio di produzione di 20.000 euro al miglior progetto d’inchiesta video dedicato all’Italia. Sono 15 le opere finaliste del concorso, 8 i progetti selezionati. I temi scelti: le nuove rotte dell’immigrazione, lo sfruttamento economico dell’ambiente, il terrorismo, ma anche i traffici illeciti, e le truffe alimentari. il 25 giugno la cerimonia di premiazione. (Ulteriori informazioni sui finalisti nel comunicato stampa).

 

DIG non è solo un concorso, ma sostiene durante tutto l’anno i professionisti dell’informazione: per questo è nata DIG Academy, programma di alta formazione per giornalisti con grandi reporter europei come docenti, che nel mese di marzo ha organizzato un corso sui fondamenti del giornalismo investigativo aperto a 20 giornalisti e organizzato a Riccione a Villa Lodi Fè in collaborazione con Enaip e Regione Emilia-Romagna.

La formazione prosegue anche durante il DIG che, oltre a ospitare la cerimonia di consegna dei DIG Awards e le proiezioni delle inchieste finaliste, propone mostre, incontri pubblici e una ventina di seminari accreditati dall’Ordine nazionale giornalisti ai fini della formazione continua.

 

Informazioni: Associazione Dig +39 0541 691640

 

E mail

 

Sito web

 

A cura: Associazione DIG | Documentari Inchieste Giornalismi in collaborazione con il Comune di Riccione e la Repubblica di San Marino, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, dell’Ordine dei giornalisti, della Scuola Holden e dell’Associazione Stampa estera

 

Scarica il bando di concorso e le regole di iscrizione

 

Scarica i contenuti del corso "Fondamenti di Giornalismo investigativo"

 

Scarica il comunicato stampa

 

Scarica il comunicato stampa con i finalisti del concorso

 

 

 

Storia...

L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.

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