02 ottobre 2017 - 24 ottobre 2017

Lunedì ore 21 e martedì ore 20.30

Ingresso unico 5 Euro, abbonamento 5 film 19 Euro

Cultura

Cinepalace via Virgilio

Riccione Cinema d'Autore stagione 2017/2018 - Ottobre 2017

Con il mese di ottobre riprende la programmazione bisettimanale del lunedì e del martedì sera, al Cinepalace.

Riccione Cinema d'Autore riparte subito alla grande, con una ricercata selezione di film segnalati da Festival e critica, grazie ad un lavoro costante di relazione e ad una consolidata credibilità che porteranno ben quattro  autorevoli e apprezzati registi a presentare  le loro produzioni al pubblico della sala riccionese. Giacomo Durzi, Andrea Magnani e Silvio Soldini in sala, Andrea Segre in collegamento video telefonico, sono gli ospiti del primo ciclo con pellicole molto diverse ma tutte portatrici di curiosità, domande, riflessioni e qualità autoriale.

 

PROGRAMMA

 

2 e 3 ottobre, FERRANTE FEVER - Martedì 3 ottobre ospite in sala il regista Giacomo Durzi

Di lei non si sa praticamente nulla, al di fuori della sua dichiarata origine napoletana e dei pochissimi elementi biografici che ha rivelato in “La frantumaglia” con i pezzi, le lettere, i pensieri della scrittrice a partire dal 1992. Elena Ferrante, la scrittrice sconosciuta, autrice di romanzi di successo, che non ha mai voluto rivelare la sua vera identità. “Fuori dai miei libri cosa sono?" chiede Elena Ferrante ai suoi lettori e dà lei stessa una risposta la cui lucidità è ammirevole: "Una signora non diversa da tante altre". Una signora però che ha scritto una saga che ha tenuto incollati alle sue pagine milioni di lettori nel mondo e che, siamo certi, saprà ancora emozionare attraverso la versione ad immagini sugli schermi. Il documentario di Giacomo Durzi racconta il colpo di fulmine di New York e degli americani per la scrittrice italiana. La sua scelta di non apparire, i temi della sua letteratura, il suo talento. Il viaggio parte dai vicoli di Napoli e arriva nella Grande Mela dove può capitare di imbattersi in una libreria dove spiccano, in bella mostra all'interno di una teca speciale, i romanzi della misteriosa narratrice italiana. Una scritta al neon "molto anni 80" coloratissima come quelle dei fast food, li illumina ad intermittenza, strillando Ferrante Night fever, la febbre della notte Ferrante. Venduti in 40 paesi i libri di Elena Ferrante hanno girato il mondo. Ferrante Fever è un tentativo di dar voce e rappresentazione visiva alla produzione letteraria di Elena Ferrante, leggendola e interpretandola - spiega il regista Durzi - con l'aiuto di scrittori (c’è anche Roberto Saviano che l'ha candidata allo Strega) critici letterari, registi che hanno tratto film dalle sue opere, librai ed editori, abbiamo analizzato la scrittura fortemente intima della Ferrante, per dipingerne una ideale identità, lontani dalle polemiche e dalle illazioni sulla sua presunta non esistenza. Elena Ferrante esiste e vive attraverso le sue opere, qui unico soggetto pulsante da cui partire per un viaggio alla scoperta dei luoghi e dentro le sue tematiche, portati a braccetto dai suoi personaggi.

 

 9 e 10 ottobre, GLORY - Non c'è tempo per gli onesti

Il film sorpresa che arriva dalla Bulgaria e  ha conquistato il Festival di  Locarno. A volte un oggetto ha un valore che va al di là della sua materialità. E' il caso del vecchio orologio Glory che il protagonista Tzanko ha ricevuto da suo padre e che usa per svolgere al meglio il suo lavoro da ferroviere. Un giorno trova sul suo cammino una sacca aperta con un mucchio di soldi, che decide di consegnare alla polizia. Il ministro dei trasporti, coinvolto in molteplici scandali di corruzione, vuole sfruttare la situazione lanciando in pasto alla stampa questa storia esemplare di onestà. Al dipendente modello viene dato in premio un orologio digitale ultimo modello, tanto moderno quanto poco gradito dal nostro eroe, tanto più che presto smette di funzionare. Nel frattempo la manager dell’ufficio stampa del ministero, sempre impegnata e dalla vita frenetica, si perde il vecchio orologio del nostro (anti)eroe. Per lui inizierà un percorso kafkiano per ottenere indietro il suo prezioso ricordo del padre, e insieme la dignità perduta, schiacciato fra un giornalista investigativo che vuole spingerlo a denunciare la corruzione diffusa fra i suoi colleghi e lo stato, in cerca di pubblicità edificante. A tratti tragicomico, a tratti fortemente drammatico, «Glory – Non c'è tempo per gli onesti» è una tagliente critica al paese natale dei due autori, alla sua burocrazia e al suo universo mediatico.

 

16 e 17 ottobre, L’ORDINE DELLE COSE – Martedì 17 ottobre collegamento video telefonico con il regista Andrea Segre

Il film, appena presentato a Venezia, mostra come un’empatia invincibile si può insinuare anche nel senso del dovere più rigido. Il segreto è non provare compassione: chi lavora con i profughi deve sforzarsi di considerarli numeri, entità solo genericamente umane. Guai a guardarli negli occhi, perché c’è il rischio del riconoscimento reciproco, come esseri della stessa specie, viventi e coscienti, che sarebbe un ostacolo al lavoro. Corrado è un alto funzionario del Ministero degli Interni italiano specializzato in missioni internazionali contro l’immigrazione irregolare. Il Governo italiano lo sceglie per affrontare i viaggi illegali dalla Libia verso l’Italia. Corrado, insieme a colleghi italiani e francesi, si muove tra stanze del potere, porti e centri di detenzione per migranti. La sua tensione è alta, ma lo diventa ancor di più quando infrange una delle principali "regole di autodifesa di chi lavora al contrasto dell’immigrazione: mai conoscere nessun migrante, considerarli solo numeri". Lui, invece, incontra una donna somala che sta cercando di scappare dalla detenzione libica e di attraversare il mare per raggiungere il marito in Europa. Segre, attraverso Corrado, si interroga su come tenere insieme la legge di Stato e l’istinto umano di aiutare qualcuno in difficoltà: Corrado prova a cercare una risposta nella sua vita privata, ma la sua crisi diventa sempre più intensa e si insinua pericolosa, appunto, "nell’ordine delle cose".

 

23 e 24 ottobre, EASY UN VIAGGIO FACILE FACILE – Lunedì 23 ottobre ospite in sala il regista Andrea Magnani

Un personaggio poco convenzionale in un viaggio in cui scoprire sé attraverso gli altri. Presentato in concorso al 70° Festival di Locarno, il film ruota attorno a Isidoro, detto appunto Easy: 35 anni, molti chili di troppo e una bella depressione. Vive con la madre e passa il tempo davanti alla Playstation. Giornate lente, immobili, spese ingozzandosi di psicofarmaci e meditando (più o meno convintamente) il suicidio. Poi, però, qualcosa cambia: il fratello gli chiede di riportare a casa lo sfortunato operaio Taras, morto per un incidente sul lavoro, trasportando la sua bara fino in Ucraina. Niente di complicato, sulla carta, ma Isidoro è Isidoro e un lungo viaggio attraverso i Carpazi può rivelarsi davvero insidioso. Soprattutto alla guida di un carro funebre! Qualsiasi artificio moderno è un problema, la tecnologia è un ostacolo nella maggior parte dei casi,così Easy dovrà perdere il cellulare e il navigatore satellitare prima di accedere all’empireo dei personaggi in pace con se stessi. Attaccato ai videogiochi e chiuso all’inizio, ambirà addirittura ad una storia sentimentale alla fine nell’umile capanna di contadini vestiti nel costume tipico locale, di fatto chiudendo il cerchio del suo favolistico ritorno all’umanità attraverso un viaggio nelle campagne più profonde e marginali.


 

Buffet aperitivo offerto da Bio's Kitchen.

 

 

Informazioni: Cinepalace tel. 0541 605176, IAT tel. 0541 426050,  Ufficio Cultura tel. 0541 608369

 

Sito web Giometti Cinema


Sito web Riccione per la Cultura

 

A cura: Istituzione Riccione per la Cultura, Giometti Cinema, Cinepalace Riccione, Fice Emila Romagna, Agis Emilia Romagna

 

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Storia...

L'origine del nome (nella pronuncia locale Arciùn) deriva dal greco e risalirebbe alla occupazione bizantina del VI secolo d.C.: "archeion" è il nome di una pianta, la lappa, che cresce ancor oggi spontanea nelle ormai rare zone di spiaggia non occupate dagli stabilimenti e che doveva abbondare sul deserto litorale riccionese.

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